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Veltroni su La Gazzetta dello Sport: "Il calcio malato impari da Prandelli"

di Niccolò Santi

Il giornalista Walter Veltroni scrive del congedo di Cesare Prandelli sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Nelle parole del tecnico, da leggere e rileggere, c'è il racconto di un disagio personale - scrive - che non vuole si ripercuota sulla squadra e la città. Cosa non piace più a Prandelli? La velocità è il mantra di questo tempo bulimico, tutto deve essere tale, privo di dubbi, semplice. Il calcio è diventato una macchina spietata ed è malato, non di talenti, ma della perdita di cuore e progetto. Il calcio deve far piangere di commozione o di dolore, ma è un sentimento che si fa business. Il giocattolo si sta rompendo, nel cuore degli spettatori e, ora, anche dei protagonisti. Dobbiamo sperare che la "disperata vitalità" - conclude - che ci prenderà dopo questo inferno del Covid riempia gli stadi e restituisca gioia e allegria alla macchina del calcio.


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