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Nani, un extraterrestre al Manchester United. E poi meteora alla Lazio di Simone Inzaghi alla Lazio

di Andrea Losapio

L'onda lunga di Cristiano Ronaldo, al Manchester United, aveva portato un altro portoghese di bellissime speranze. Luis Carlos Almeida da Cunha, in arte Nani, approda dallo Sporting Lisbona per quasi 20 milioni a diciannove anni. Tre anni di apprendistato, anche con discrete presenze e qualche gol, poi l'esplosione nel 2010-11, perché sì, i gol sono "solamente" 9 - comunque vicino alla doppia cifra - ma sono gli assist che sono tantissimi, ben diciassette in Premier League, diventando uno dei principali artefici della vittoria del penultimo trofeo di Sir Alex Ferguson. Nell'ultimo, tre anni dopo, non è riuscito a influire come prima, con solamente 11 presenze e zero gol.

Di fatto la sua carriera ad altissimo livello è terminata nel 2012, a 25 anni, quando ha segnato 10 gol in 40 presenze con lo United. Da lì una discesa, anche ripida e inusuale, perché è passato sì allo Sporting Lisbona - facendo discretamente - ma Fenerbahce e Valencia, pur ottime squadre, non valgono certo lo stadio dei sogni.

E poi la Lazio. Come una meteora, perché è arrivato con l'idea potesse essere un colpo da rilanciare, a solamente 31 anni, ma con Simone Inzaghi non è mai riuscito a esprimere quanto fatto nella sua prima parte di carriera. 25 partite e 3 gol (tutti in campionato) in un'esperienza complessivamente abbastanza deludente. Oggi Nani compie 37 anni.


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