.

Davide Astori, l'eterno capitano viola che ha lasciato un vuoto incolmabile

di Lorenzo Di Benedetto

Il 4 marzo 2018 è una gara che in molti non dimenticheranno mai. Durante il ritiro della Fiorentina, in vista della sfida contro l'Udinese, è infatti venuto a mancare Davide Astori, capitano viola deceduto per morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena silente. La notizia ha lasciato senza parole tutto il mondo del calcio, per un ragazzo che ha lasciato un vuoto incolmabile non solo a Firenze ma in tutta Italia. Un bravo ragazzo, come ce ne sono pochi al mondo, un calciatore di tutto rispetto e un uomo con la "U" maiuscola amato da tutti i suoi compagni e anche dagli avversari, per non aver mai pronunciato una parola fuori posto e per essere stato un vero e proprio esempio. La Fiorentina gli ha dedicato il proprio centro sportivo e, insieme al Cagliari, ha ritirato anche la maglia numero 13, che resterà per sempre sua. Nella sua carriera da calciatore, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del Milan, aveva giocato per Pizzighettone, Cremonese, Cagliari, Roma e, appunto, Fiorentina, e del club viola era diventato anche capitano. 378 presenze e 8 reti tra i professionisti con le squadre di club, mentre con la Nazionale era sceso in campo 14 volte segnando anche un gol nella Confederations Cup del 2013. Oggi Davide Astori avrebbe compiuto 32 anni.

Sono nati oggi anche Marco Simone, Marco Storari, Eden Hazard e Roberto Pereyra.


Altre notizie
Martedì 07 Maggio 2024