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Adel Taarabt, lampi di classe. Troppo poco per diventare una superstar (e giocare in Qatar)

di Andrea Losapio

Fino a giugno scorso, probabilmente, poteva essere uno dei grandi protagonisti per il Marocco a Qatar2022. Invece l'arrivo di Regragui, probabilmente il principale artefice del grande percorso al Mondiale dei marocchini, gli ha tolto la convocazione, forse anche con un pelo di stupore. Adel Taarabt ha un passato da grande firma, con lampi di genio e colpi di testa, entrambi di un livello anche troppo alto. Milan e Genoa in Italia, il Tottenham e il Benfica in giro per l'Europa.

L'inizio però è nel 2006-07, quando il Lens gli offre un contratto da professionista, facendolo esordire nel campionato di Ligue 1. Poi tre stagioni al Tottenham, dove gioca poco, anzi, pochissimo, solo quindici partite e poi il passaggio al Queens Park Rangers, in seconda serie, in quota Briatore. Con il QPR ricomincia a macinare minuti e gioco, soprattutto gol e assist: 19 e 16, una doppia doppia che lo porta a diventare il giocatore dell'anno nella Championship 2011. Il Fulham lo acquista ma lui non sfonda, nel Milan invece segna 4 reti in 16 partite, con qualche sprazzo di classe cristallina che lo porta a essere un giocatore importante. Alla fine del 2014 però ritorna in biancoblù, senza riscatto dei meneghini.

Dopo il rientro in Inghilterra, il Benfica decide di puntare su di lui con un quinquennale. Inizia con la seconda squadra, viene ripromosso in prima, salvo poi ritornare in Italia, al Genoa, per un anno e mezzo. Sembra che la sua carriera sia praticamente conclusa qui, invece con un colpo di coda nel 2019-20 ritorna a giocare tanto, tantissimo, con 38 presenze. Ora è all'Al Nasr, campionato arabo, dove è una delle stelle del club. Adel Taarabt oggi compie 34 anni.


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