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Insigne a Toronto? Altro che Lega per vecchi: la MLS è la più in crescita del mondo

di Marco Conterio

Qualora, come pare, Lorenzo Insigne dovesse scegliere di andare a giocare a Toronto in MLS, non andrebbe in una Lega per vecchi. Anzi. Sceglierebbe quella più in crescita di tutto il mondo. Perché il tempo va avanti e le cose cambiano. Ce n'era uno in cui la Major League Soccer era un cimitero d'elefanti, attrattiva per pochi eletti e fallimentare tentativo di conquistare una grande nazione con una platea di grandi campioni. Poi gli Stati Uniti si sono posti un obiettivo chiaro: i Mondiali del 2026. Per farlo hanno scelto una strada chiara e univoca. Quella del talento. Una crescita lenta e inesorabile, in un paese di grandi atleti, che ha la chiara intenzione di diventare una potenza anche nel mondo del soccer.

Toronto, la più italiana del Canada
Se Toronto, dopo aver avuto Sebastian Giovinco, sta cercando di prendere Lorenzo Insigne, è per aprire un nuovo ciclo. Per avere un punto di riferimento di grande esperienza e cercare di tornare a lottare per il titolo: a Toronto, non va scordato, c'è la più grande comunità italiana di tutto il Canada e l'arrivo di Insigne sarebbe certamente anche un faro dal punto di vista calcistico. Le società di MLS hanno degli slot per poter tesserare dei designated players, ovvero dei giocatori che sforino il salary cap. Rientrerebbe tra questi, ovvero tra quelli che secondo le franchigie possono arricchire tecnicamente loro e la lega nel suo insieme.

Una lega verso il futuro
La MLS non è più quella dei David Beckham, dei colpi solo per l'immagine. Insigne ha trent'anni e ha ancora almeno 3, 4, se non 5 anni a livello importante. Il calcio americano ha lavorato tantissimo sulle accademie, ne è dimostrazione la produzione di talenti sbarcati anche in Europa. La MLS è diventata una 'selling league', oltre che compratrice di campioni del calibro dell'azzurro. Non solo: è attrattiva anche per alcuni dei migliori talenti del Sudamerica, che la preferiscono anche al ruolo di comprimari in una lega di seconda fascia in Europa. Date uno sguardo, su internet, agli stadi e alle strutture che stanno costruendo le franchigie: all'altezza delle più grandi società inglesi. La MLS è giovane, ricca, ha una grande prospettiva futura e a differenza delle leghe nostrane, è in crescita verticale sotto ogni suo aspetto. L'attenzione mediatica. La produzione di talenti. Gli incassi dai diritti televisivi. La crescita del progetto sportivo e tecnico, nei calciatori e negli allenatori. Le manca ancora per essere all'altezza delle grandi leghe europee, e lo step potrà farlo forse solo quando lavorerà anche sui manager delle academies, quando ci sarà una generazione di ex calciatori pronti per fare gli allenatori dei ragazzi. Però il passaggio è già stato fatto e la MLS è la lega più in crescita di tutto il mondo. Lento ma inesorabile. Per questo sbaglia chi pensa che Insigne, qualora dovesse accettare la proposta di Toronto, sarebbe un giocatore verso il viale del tramonto. Anzi. Farebbe solo una scelta di vita, una nuova avventura. Ma sempre di alto livello.


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