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Mihajlovic e la dicotomia tra mondo ideale e realtà. Orsolini ritorna al gol a Udine

di Luca Chiarini

C'è sempre lo zampino del Trenza. Dopo la tripletta con la Fiorentina, sul calare di un pomeriggio sin lì di magra, Rodrigo Palacio ha estratto dal cilindro un guizzo dei suoi che ha consentito a Orsolini di presentarsi sul dischetto e confezionare un uno a uno che vale oro, per come s'era messa la gara con l'Udinese.
Il Bologna raccoglie un punto in Friuli e sale a quaranta punti in classifica: non abbastanza per considerarsi aritmeticamente salvi (evenienza che si verificherebbe in caso di mancata vittoria domani del Benevento), ma più che sufficienti per guardare con disinteresse alla battaglia nel fango per il mantenimento della categoria.
Mihajlovic, che alla Dacia Arena ha dato fiducia al giovane Vignato ("da quando è arrivato è cresciuto molto"), si è soffermato nel post-gara su quelle che dovrebbero essere, a suo avviso, le strategie da adottare nel prossimo mercato: "Ci servirebbero una punta e un difensore: questo nel mondo ideale, ma non si può fare".


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