.

Il venerdì nero di Zhang: le banche cinesi battono cassa e la Curva dell'Inter si schiera contro

di Pierpaolo Matrone

Il 27 luglio la China Construction Bank, una delle grandi banche pubbliche di Pechino, ha depositato un ricorso nei confronti dell'Inter con la richiesta di annullare il verbale del CdA che stabiliva che il presidente Steven Zhang non riceve compensi per l'incarico ai vertici del club nerazzurro. Le banche cinesi vorrebbero recuperare circa 250 milioni di euro fra prestiti e un'obbligazione inadempiente. L'impegno è stato rinnegato dal numero uno della società meneghina, sostenendo di non aver firmato i documenti.

La vicenda nasce dalla crisi di Suning, il colosso cinese degli Zhang che ha dichiarato fallimento in Cina. La settimana scorsa i termini per presentare ricorso contro la sentenza che ha dato torno al presidente nerazzurro sono scaduti, da qui l'attivazione della sentenza. I creditori, tramite i propri legali, hanno fatto notare che lo statuto dell'Inter non prevede un incarico da presidente a titolo gratuito. Le banche, dunque, puntano a dimostrare l'impossibilità che Zhang non riceva emolumenti dalla società nerazzurra, per poi cercare di riavvalersi del denaro guadagnato.

Al di là delle questioni economiche, Steven Zhang non se la passa bene neanche dal punto di vista ambientale. La Curva Nord dell'Inter, infatti, ha preso posizione contro il presidente con un messaggio postato su Facebook, eloquente, che non lascia spazio a interpretazioni: "Zhang vattene", il virgolettato scelto dalla pagina 'Lurlo della Nord', dove si annida il tifo nerazzurro. Un Black Friday quello di Zhang jr., inteso proprio come venerdì nero. Nerissimo.


Altre notizie