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Cucci sul CorSport: "Gigio non è più Dollarumma, non merita le critiche di qualche pirla parigino"

di Giacomo Iacobellis

"Quest’Italia scombinata, debole, smarrita mi fa sentir colpevole. L’abbiamo, l’ho fin troppo coccolata. Parlo anche di me. Ho detto a Spalletti, agli azzurri di non aver paura. E ho sbagliato. Proprio vedendo all’opera cursori imbarazzati e imbarazzanti ho ricordato il Mihajlovic che disse ai suoi ragazzi - partiti per una trasferta pericolosa e vitale - di aver paura per trovare umiltà e rabbia, una reazione da uomini. Ebbero paura prima, gioirono per il loro Sinisa, dopo. Uno senza paura ieri sera l’ho visto, l’ho fotografato. L’ho ringraziato. Oggi prego per domani davanti a San Gigio". Inizia così l'editoriale di Italo Cucci per il Corriere dello Sport, all'indomani della brutta sconfitta dell'Italia contro la Spagna nella seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024.

"Non scherzo. Lascio in pace Buffon che fa parte della compagnia e m’azzardo a dire che ieri sera Donnarumma mi ha ricordato Zoff. Dino non dava spettacolo, era una sicurezza totale e composta. Gigio è volante, Gigio ha la sicurezza in cima alle dita, basta ricordare come ha salvato l’Italia dall’Albania al novantesimo. Gigio non è più Dollarumma, il suo valore d’oggi ha pareggiato i conti, quella del PSG fu un’audace intuizione e non merita le critiche di qualche pirla parigino".


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