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Milan, Reijnders e Chukwueze i colpi più intriganti. Inter, il rimpianto è Samardzic. Napoli, Osimhen è il vero acquisto. Juventus, il mercato di Giuntoli a giugno. Roma, non c’è solo Lukaku. Lazio, Guendouzi alza il livello

di Niccolò Ceccarini

È stato un mercato intenso e ricco di operazioni. Come non si vedeva da tempo. Merito anche della nuova frontiera araba e della solita Premier League, che hanno alimentato economicamente i nostri club portandoli a chiudere molti affari. Il Milan è stata la società più attiva: 10 acquisti totali grazie alla cessione di Tonali a 80 milioni e al piazzamento in Champions. Niente era però scontato anche alla luce della rivoluzione societaria con l’addio di Maldini e Massara e la promozione di Moncada al fianco di Furlani. Rossoneri protagonisti assoluti con due giocatori che probabilmente faranno ancor più la differenza: Reijnders e Chukwueze hanno grandi qualità e potrebbero essere le vere rivelazioni di questa stagione.
Il Milan è tornato ad essere una squadra da scudetto e sarà in lotta fino all’ultima giornata. Anche l’Inter si è difesa alla grande. Sacrificati sull’altare del bilancio Onana e Brozovic, Marotta e Ausilio hanno consegnato ad Inzaghi un gruppo altamente competitivo. La vicenda Lukaku sicuramente ha creato problemi ma poi con Arnautovic e Sanchez il reparto è stato sistemato lo stesso. Resta il rimpianto di Samardzic ma a volte le trattative iniziano bene e proprio sul traguardo possono saltare. Da qui però è anche nata l’opportunità Pavard, che darà un contributo molto importante.

L’estate post scudetto non è certo cominciata nel migliore dei modi per il Napoli. Il doppio addio di Spalletti e Giuntoli non poteva non lasciare il segno. Il club azzurro è però ripartito tenendo Osimhen, che non era proprio la cosa più semplice al mondo. De Laurentiis è riuscito a trovare l’accordo per il rinnovo di contratto fino al 2027 (che presto verrà ufficializzato) e con un bomber cosi Garcia può stare più tranquillo. Rimane da capire cosa potrà dare Natan, chiamato a sostituire Kim. Il Napoli ha lavorato su vari profili (da Danso a Kilman fino a Sutalo e Mavropanos) per poi puntare sul centrale brasiliano. Il vero grande rimpianto rimane Gabri Veiga. Con Koopmeiners praticamente irraggiungibile sarebbe stato la ciliegina sulla torta. Ma qui le responsabilità sono minime visto che alla fine la scelta è stata solo del giocatore, che ha preferito Al-Ahli e tanti soldi in più piuttosto che vestire la maglia della squadra campione d’Italia.
Non ci sono stati acuti da parte della Juventus ma d’altra parte era tutto ampiamente previsto. L’obiettivo era abbassare il monte ingaggi e piazzare gli esuberi. Se ne sono andati tra gli altri Arthur, Zakaria e Bonucci. In più sono arrivati altri soldi dalle cessioni anche di alcuni giovani come Rovella e non solo. Weah è un acquisto molto funzionale, Cambiaso dopo un anno a Bologna è diventato ancora più forte. Certo sarebbe servito di più ma Il vero mercato sarà quello dell’anno prossimo, il primo dell’era Giuntoli. Nel frattempo l’obiettivo è il ritorno nell’Europa lottando per lo scudetto. Infine le due romane. Lukaku è stato senza dubbio il colpo finale di una sessione che ha visto molte operazioni a zero, in prestito e con minimi esborsi (N’Dicka, Aouar, Paredes, Renato Sanches e Azmoun). Alla fine l’organico è stato rinforzato.
La Lazio è ancora da scoprire, Lotito ha fatto investimenti importanti. Il vuoto lasciato da Milinkovic Savic non sarà facile da colmare ma Guendouzi è un ottimo acquisto. Poi sono stati presi anche Kamada, Isaksen, Castellanos Rovella e Pellegrini. E fondamentale è stato anche il rinnovo di Luis Alberto. Insomma, un nuovo progetto tecnico a cui Sarri con la sua esperienza potrà dare una marcia in più.


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