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Juve, Braghin: "Lotteremo per un posto in Champions. Canzi il profilo che cercavo"

di Camillo Demichelis

Stefano Braghin, ha parlato in conferenza stampa durante la presentazione di Max Canzi come nuovo tecnico della Juventus Women. TUTTOmercatoWEB.com. ha riportato le sue parole in diretta:

Prende la parola Stefano Braghin:

"Volevo cogliere l'occasione per ricordare Fabio Melillo è stato un nostro compagno di viaggio e merita un nostro pensiero. Quando una persona va via così in fretta merita un ricordo. Volevo iniziare con un occhio sul passato e ringraziare Giuseppe Pezzella per il lavoro che ha fatto. Ha ereditato una situazione molto difficile in campo e fuori. Zappella è un uomo della società e lavora nel club, come responsabile delle nostre squadre all'estero. Ringrazio Emanuele Chiappero, nostro preparatore atletico dalla fondazione ad oggi e ha chiuso il rapporto con la società il 30 giugno, lo ringrazio per amore, passione per questa storia da cui trarrà linfa per le sue future avventure professionali. Vorrei fare i complimenti a Luca Vood che ha vinto lo Scudetto con l'U15. È già al suo terzo scudetto, alcuni non riescono a vincerne nemmeno uno. Luca merita una citazione, così come credo abbia fatto un grande lavoro Luca Scarcella nell'under 17, ha perso ai supplementari uno Scudetto ma credo sia una vittoria morale. Il lavoro giovanile sta crescendo e lavorando bene, Carola Coppo sta facendo questo lavoro ed ha riscontro nei risultati sportivi. Nella rosa della prima squadra ci stanno sette ragazze che hanno almeno una presenza in primavera, cinque provengono dai prestiti che sono la nostra alternativa alle seconde squadre, sicuramente il fatto che abbiano fatto questo percorso è un'idea che ha ripagato".  

Spazio al nuovo progetto: "Inizia una nuova stagione, l'ottava delle Juventus Women, vorrei essere molto chiaro sui nostri obiettivi stagionali. Dobbiamo fare una riflessione che non ho sempre visto nei dibattiti, nel 2022 in un'epoca complicata con Il Covid si è aggiunto il professionismo in una situazione economica di difficoltà. Nello specifico del nostro club questo accade mentre abbiamo una riduzione dei ricavi, siamo fuori dalle coppe europee. Passiamo ad un progetto competitivo ma sostenibile, come ogni attività del club. Sostenibilità e competizione possono sembrare un ossimoro ma è nella sintesi che credo si possa trovare il futuro del gioco. Questi elementi ci hanno portato ad un nuovo progetto competitivo perché quando si lavora alla Juventus bisogna essere così ma deve tenere conto anche di tutto il contesto finanziario, sociale ed economico in cui ci muoviamo. Ogni società affronta questi temi come meglio crede. Costruiamo un nuovo ciclo, dopo i primi cinque anni abbiamo avuto una grande cavalcata perchè si era creata una situazione particolare che si crea nel calcio e in generale nello sport al dì la dei valori individuali c'era una sorta di condivisione di obiettivi comuni ed individuali. In questo circolo il valore poteziale di una rosa si eleva, è una mistica collettiva che va oltre ai propri limiti. Una tempesta perfetta dove singolo e squadra respirano all'unisono. Complicato da costruire, si creano cicli straordinari come quello delle ragazze. Negli ultimi due anni gli obiettivi individuali e i collettivi non sono sempre stati in linea, abbiamo iniziato a perdere forza che era unione e pensiero degli intenti. Siamo stati forti ma non siamo né ridimensionati né scarsi. Vorremo ripartire da lì su basi nuove. Gruppi con giocatrici esperte e nuove generazioni che devono fare propria questa cultura e questa mentalità vincente del passato trasferita al futuro. Con l'inserimento di nuove forze che alimentino il fuoco che non vogliamo spegnere. Dal primo luglio Massimiliano Mazzetta è il mio vice. Come obiettivi vogliamo entrare in Champions League, la Roma è certamente favorita perchè al momento è all'apice del circolo di cui parlavo prima, ha possibilità di ripetersi in Italia e in Europa. L'inter è la prima inseguitrice della Roma, poi ci sono una serie di squadre che cercheranno la qualificazione in Champions e tra queste ci siamo noi. ".

Braghin poi si sofferma sul cammino in Europa: "Le partite si giocano sull'erba e quindi lì potremmo avere risultati diversi. Credo sia a tutti molto chiaro che percorso piazzate è diverso perché spesso si incontrano squadre competitive di altri paesi che possono essere più forti di nazioni meno evolute. Noi potremmo non essere testa di serie a meno che l'Arsenal non venga eliminato nei preliminari. Ci sarà un round 2 molto impegnativo con squadre davanti a noi nel ranking, noi siamo noni. Con l'aiuto di tutti dovremo scalare una montagna molto alta sapendo che se non dovessimo raggiungere l'obiettivo sarà una sfida complicata e difficile, la narrativa del fallimento della Champions a settembre suona bene ma credo non sia opportuna in un'analisi costruttiva",

Il dirigente poi parla del mercato che vede la squadra bianconera in gran movimento: "Ad oggi sono arrivate 7 nuove ragazze e non c'è stato immobilismo. Sono arrivate ragazze importanti che vanno a sostituire ragazze che più o meno elegantemente hanno deciso di andare altrove. Da qui al 18 di luglio dovremmo chiudere un portiere. Poi a fine agosto dopo l'amichevole contro il Bayern capiremo se fare un altro innesto. Siamo comunque stati molto attivi. - prosegue Braghin soffermandosi sul neo allenatore - Sono molto contento di presentare Max, perché raramente nella mia carriera sono riuscito a centrare un profilo che ha tutto quello che stavamo cercando. Siamo riusciti a dare un nome e un volto alla nostra idea. Quando un allenatore come lui lascia un progetto al maschile per un'avventura al femminile è stato l'apoteosi del matrimonio sportivo. Un grande atto di passione e coraggio di Max. Nel femminile c'è spazio sulla didattica individuale, poi cercavamo pragmatismo e praticità che oggi c'è nei maschili meno nei femminili. Oggi ci perdiamo spesso in dati, numeri, possesso, numero dei passaggi, io vengo da un calcio preistorico dove bisogna vincere partite e divertire la gente. Il calcio è di chi viene a vederci, non penso si traduca in numero di passaggi riusciti ma nei goal segnati: sublimazione di chi viene a vederci ed esulta per un obiettivo raggiunto. Mi sembra che il resto sia una complicanza, il calcio è semplice. Il mio calcio non sta in un foglio excel. Con Max ci siamo trovati su tutto. Due cose non c'erano su un tavolo di decisione: uno il sesso, non abbiamo mai pensato a maschio o femmina, mi bastava fosse adatto. Rita Guarino è la miglior allenatrice donna d'Italia, Joe Montemurro un grande allenatore uomo con grandi competenze, gli auguro il meglio ora che ha una squadra cosi competitiva. Non abbiamo mai valutato se venisse o meno dal calcio femminile, il calcio è uno solo: quello maschile, femminile e dei bimbi, ma anche quello da seduti. Non possiamo invocare gli specialisti quando ci fa comodo trovare loro una collocazione, quello che incarna le nostre necessità allena la squadra a prescindere da ogni altra valutazione".


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