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Sergio Ramos: "Niente Europei? Mi fa male l'anima non esserci. Cose che non dipendono da te"

di Yvonne Alessandro

A dare l'addio di persona al Siviglia nella conferenza stampa dedicata al Ramón Sánchez Pizjuán, Sergio Ramos ha spiegato perché fosse tornato a vestire rojiblancos, ritornando alle origini: "Volevo rendere omaggio a Puerta, a Reyes, a mio nonno e a mio padre, che si sono illusi di vedermi qui e volevo dimostrare loro che potevo restare qui. Un altro obiettivo era quello di mostrare il mio Sevillismo come so fare meglio: con prestazioni e impegno. Credo che questo obiettivo - ha detto il difensore spagnolo - sia stato raggiunto in modo straordinario. Me ne vado a testa alta e con il mio dovere compiuto".

Sui dubbi che avrebbero ritardato il processo decisionale a salutare il Siviglia: "Quando si lascia una casa non si prende una decisione in fretta. Volevo che il club avesse il tempo di pensare a nuovi arrivi. È una decisione - le parole riprese da AS - che prendo a livello personale e familiare. Me ne vado da qui come sono arrivato, senza parlare di soldi. Mi è stata data la possibilità di continuare con un contratto a vita, ma ho preso un'altra decisione".

Infine un piccolo commento sulla scelta di Luis de la Fuente, commissario tecnico della Spagna, di lasciarlo seguire gli Europei di Germania 2024 da casa: "Quello che dipendeva da me, cioè fare una buona prestazione con la mia squadra, è stato dimostrato. Mi fa male l'anima non esserci, ma nel calcio ci sono cose che non dipendono da te. Sono molto felice per il buon inizio della Spagna".


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