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Luis Enrique svela l'MVP della stagione del PSG e fa un nome a sorpresa: "Ma do 10 a tutti"

di Pierpaolo Matrone

Luis Enrique, allenatore del Paris Saint-Germain, dopo la vittoria in finale di Coupe de France contro l'Olympique Lione ha tracciato un bilancio della sua prima stagione in Francia in conferenza stampa: "Credo di dover fare innanzitutto i complimenti a tutti i giocatori, nessuno escluso, a tutta la società e a tutti i tifosi che sono stati eccezionali. Questa è la squadra che cercavo, che aspettavo, una squadra che non ha paura. Che non calcola mai. Che è molto offensiva. Che pressa in modo aggressivo e ha avuto grande energia tutto l'anno. Non è mio compito scegliere un singolo periodo. Siamo stati fantastici durante tutta questa finale. Ancora una volta, complimenti alla squadra. Volevo giocare ancora una settimana e non andare in vacanza. È la vita e il gioco. Dò a tutti i miei giocatori un 10/10 per tutta la stagione".

Hai abbracciato a lungo Mbappé dopo l'incontro. Che messaggio gli hai mandato?
"Ho avuto la possibilità di allenare Kylian in questa stagione. È stata una stagione difficile per lui. Dopo sette anni e tanti successi, è molto difficile dire addio. Era sempre pronto ad aiutare la sua squadra. Stasera è stata la ciliegina sulla torta anche se non ha segnato. Ma era presente a tutte le azioni. È un giocatore diverso".

Vitinha ha fatto grandi cose da quando è stato messo davanti alla difesa. Come giudichi la sua stagione?
"Per me è il giocatore della stagione. Se alle sue qualità di calciatore aggiungiamo le sue qualità di uomo e professionista, ecco che è il migliore di tutta la squadra. Eppure tutti i giocatori che ho a disposizione qui sono bravi. Ma lui è stato eccezionale".

Era a conoscenza degli incidenti tra tifosi prima della partita?
"No. Quando ci sono notizie di questo tipo, non sempre noi e i giocatori sappiamo cosa sta succedendo. Mi dispiace per quello che è successo e in generale per ogni violenza avvenuta a scapito del calcio. Bisogna sradicarla in Francia, Spagna e ovunque nel mondo. Il gioco deve trasmettere valori positivi. Ed è tutti insieme, unendoci, che riusciremo a farlo".


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