.

Luis Enrique: "Il calcio senza pubblico è triste come ballare con le proprie sorelle"

di Michele Pavese

Intervenuto al programma Colgados del Aro, Luis Enrique ha parlato della ripresa del calcio nel Vecchio Continente, in particolare delle impressioni che ha avuto guardando le partite di Bundesliga negli scorsi giorni: "Ho visto le immagini della Bundesliga, davvero avvilenti: si sentono anche gli insulti, si perde l'intimità. Il calcio senza tifosi è triste, come ballare con la propria sorella".

The show must go on - "Tuttavia, dobbiamo capire che si tratta di un business che genera molti soldi e, nonostante lo spettacolo offerto sia diverso, può comunque aiutare a superare il confinamento. Rischi? Non ho paura. Ho solo paura per gli anziani che amo e per quelli che possono soffrire a causa della malattia. A livello personale non ho paura. D'ora in poi, quando prenderemo un raffreddore, dovremo indossare una mascherina. Lo accetteremo tutti. Sono sicuro che se fossi stato giocatore avrei voluto tornare in campo", ha detto il CT della Spagna.


Altre notizie