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L'erede di Ibrahimovic sta diventando grande. Isak incanta in Spagna: gol di tacco con il Levante

di Michele Pavese

Paragonarlo a Zlatan Ibrahimovic è forse un azzardo, ma i numeri di Alexander Isak a 20 anni cominciano ad essere interessanti. L'attaccante svedese, alla sua prima stagione in Spagna con la maglia della Real Sociedad, ha già realizzato 16 reti e 3 assist in 41 presenze totali. Un metro e novanta di tecnica ed eleganza, un predestinato: la sua cessione superò per costi quella di Ibra all'Ajax.

Eppure, sembrava essere l'ennesimo giovane talentuoso schiacciato dal peso della responsabilità, in un mondo che non ti perdona il minimo tentennamento. Il Borussia Dortmund, che di piccoli fenomeni se ne intende, lo aveva prelevato nel gennaio 2017 dall'AIK. Un mese importante per l'allora 17enne, che diventa in soli quattro giorni il più giovane a indossare la maglia della Nazionale scandinava e il più precoce marcatore. In Germania, però, non riesce a imporsi: gioca appena 13 partite in 2 anni e nel gennaio 2019 viene ceduto in prestito al Willem II; 18 partite e 14 gol in sei mesi, il club basco scommette su di lui e lo gli consegna le chiavi del reparto offensivo. Una fiducia ampiamente ripagata, e lo splendido tacco con cui ha portato in vantaggio la sua squadra contro il Levante lo dimostra. I numeri sono quelli del campione, adesso toccherà a lui trovare quella continuità che contraddistingue i migliori.


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