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Henry: "Troppe partite. Ok i numeri, ma conta anche il benessere di un calciatore"

di Alessio Del Lungo

Thierry Henry non ci sta e si schiera al fianco dei calciatori. L'ex selezionatore della Francia Under 21 è intervenuto ai microfoni della CBS, emittente per cui lavora, attaccando chi governa il calcio mondiale per le troppe partite che vengono disputate in una stagione "Per noi e per la CBS è eccezionale poter commentare più gare, ma c'è un ma. Io mi schiererò al fianco degli allenatori... Ci sono troppi match, da ex giocatore sinceramente non so come facciano questi ragazzi. Per il mio lavoro attuale adoro il calendario, ma da ex calciatore e allenatore devo dire che sono troppe partite".

La sua analisi prosegue: "Non pensate in modo diverso da quello che realmente è, come calciatore uno vuole essere in tutte queste partite. Ma ripeto, vorresti essere fresco, capace di giocare e mostrare a tutti chi sei veramente. Questo è il mio unico problema. Se isoli una partita va bene, ma tutte insieme, fate i conti di quanto gioca uno che le fa tutte... Non parliamo solo dell'aspetto fisico, ma anche di quello mentale e di cosa fa a un calciatore il fatto di dover rendere sempre, dimenticando i soldi e il risultato".

Henry è schietto e attacca UEFA e FIFA: "Parlo solo dei giocatori e della loro integrità. Conosco i numeri, ma a un certo punto conta anche il benessere di un calciatore, questo è il mio unico punto di vista".


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