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Fenerbahce a pezzi nel derby, Mourinho: "Il dolore è triplo, dobbiamo mostrare una reazione"

di Yvonne Alessandro

A quattro giorni di distanza dalla dolorosa disfatta (1-3) nel derby di Istanbul con il Galatasaray, per altro subita in casa al Şükrü Saracoğlu Stadium, José Mourinho è tornato a parlare di fronte ai giornalisti. Lo stesso ex tecnico di Roma ed Inter - tra le altre squadre da lui allenate in passato - che non si è presentato in conferenza stampa post-sconfitta con gli arcirivali di Super Lig, scatenando una reazione a catena di risentimento e intolleranza tra i giornalisti turchi e lo Special One.

Ma di fronte alla questione e a certe speculazioni fatte, che avrebbero visto Mourinho saltare la conferenza per frustrazione dettata dal ko subito con i Leoni, il tecnico portoghese del Fenerbahce è intervento così per chiarire la situazione: "La mia mancata partecipazione alla conferenza stampa quel giorno non ha nulla a che vedere con il risultato o con qualsiasi altra cosa. C'è una situazione che è giusta o non giusta. La prossima partita sarà la stessa per me. Non appena la partita sarà finita, andrò all'intervista lampo, che è la logica dell'intervista lampo. L'intervista flash non si fa 20 minuti dopo la fine dell'incontro, ma subito dopo. Dopo, si aspettano 15-20 minuti per la conferenza stampa, 30 minuti se necessario. Ma aspettare 70 minuti è irrispettoso. Se pensate che io abbia mancato di rispetto, sono io che penso che abbiate mancato di rispetto a me".

Non c'è tempo per rimuginare sugli accaduti passati, domani (alle 18.45) il Fener incontrerà l'Union SG in Europa League: "Per quanto riguarda la motivazione posso dire quanto segue: ovviamente quando si perde una partita si soffre. Quando si perde una partita importante, si soffre due volte. Soprattutto se si perde un derby (contro il Galatasaray, ndr), il dolore è triplo. Pertanto, non posso dire 'non stiamo soffrendo', non posso dire 'non abbiamo sofferto'. Non posso dire che siamo le persone più felici a Istanbul in questo momento, ma siamo professionisti e dobbiamo mostrare una reazione".

Aggiungendo al commento: "Dico sempre che una grande vittoria non mi porterà sulla luna, ma una grande sconfitta non mi manderà all'inferno. Cerco sempre di trovare questo equilibrio per me stesso e cerco di trasmetterlo ai miei giocatori, quindi l'impatto di questa sconfitta dovrebbe essere positivo per noi. Certo, abbiamo sofferto, siamo feriti, ma i miei giocatori sono motivati e sanno che dobbiamo uscire da questa sensazione di infelicità. E l'unico modo per farlo è vincere le partite, non c'è altro modo! Sabato abbiamo perso". Con un unico obiettivo tra meno di 24 ore: "Qualunque sia la situazione, qualunque cosa facciamo qui ogni giorno, qualunque sia il nostro lavoro al massimo, continueremo a fare del nostro meglio quando andremo in campo per tornare a vincere il prima possibile. E tornare il prima possibile significa domani".


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