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Domani City-Real, Guardiola: "Se giocassimo contro la loro storia, non avremmo scampo"

di Michele Pavese

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Real Madrid, andata delle semifinali di Champions League: "Siamo arrivati a questo punto ed è un onore. Siamo in compagnia di squadre che sono nella storia. Speriamo che le partite siano piacevoli".

Il percorso: "Nell'ultimo decennio abbiamo superato la fase a gironi, siamo stati agli ottavi, poi in semifinale e in finale. È un processo. Ho sempre avuto questa sensazione, anche con il Bayern, di quanto sia bello essere tra le migliori d'Europa. Dobbiamo fare bene e giocare due partite eccezionali per raggiungere la finale. Inutile dire il rispetto che abbiamo per il Real Madrid. Vogliamo raggiungere la finale e vincerla, proprio come il Real Madrid o il Liverpool".

Gli infortunati: "Domani faremo le prove decisive. Vedremo come stanno, voglio aspettare fino a oggi pomeriggio per capire le condizioni. Quel che è certo è che dovrò adattare qualche giocatore. Walker non si allena da 10 giorni e Stones è out dal Brighton".

Pericolo Benzema: "Ha segnato tanti gol in carriera, non c'è solo la partita contro il Chelsea. È fantastico".

Il peso del Real: "Se giocassimo contro la storia, non avremmo scampo. Ma affronteremo la squadra. sarà una prova incredibile. Dobbiamo provarci, soffrire, restare uniti e attaccare. Come contro Bayern e Barcellona, squadre che abbiamo affrontato tante volte. Giocheremo 11 contro 11; loro hanno tanti giocatori che si sono ritrovati più volte in questa situazione, un'esperienza che a noi manca. Ma forse hanno problemi che noi non abbiamo. Né io né Carlo vinceremo questa partita, lo faranno i calciatori, sono loro che i tifosi vengono a guardare. Non solo Benzema, ma anche Vinicius: ha 21 anni, è giovanissimo e ha già ricevuto tante critiche ma in questa stagione è stato fantastico".

Eliminare di nuovo il Real: "Da allenatore non riuscirò mai ad avere ciò che voglio realmente, avrò sempre un altro sogno da realizzare. Aver raggiunto la semifinale per il secondo anno consecutivo è positivo per il club, ecco perché dico ai miei giocatori di divertirsi. Il Real mi è sempre piaciuto, da quando ci giocavo contro in Spagna".

Differenze con la squadra di Zidane: "Nel 2020 a decidere furono i dettagli. Quello che mi piace di più è che ci sono giocatori che sullo 0-3 alzano il dito e dicono 'Eccomi!'. La palla non scotta nei piedi di Modric, Kroos, Alaba, Benzema, ad altri sì".

Haaland conteso: "Preferirebbe il Real? Non ne ho idea".

Vincere senza giocare bene: "Non ho opinioni in merito su questo tema".


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