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Torino, USSI: Bava dirigente dell'anno 2019

di Lorenzo Di Benedetto

Questa mattina, nella prestigiosa cornice di Palazzo Ceriana Mayneri, sede dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, si è svolta l’Annuale Festa dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) con la premiazione degli atleti e delle squadre espressione del territorio che si sono maggiormente messe in luce nel 2019.
Il Direttore Sportivo del Torino FC, Massimo Bava, ha ricevuto dal Presidente dell'Unione Stampa Sportiva Italiana Piemonte, Federico Calcagno, il riconoscimento come "Dirigente dell'anno" con le seguenti motivazioni:

“Una lunga scalata: vent’anni di carriera o meglio di quella che si chiamava ‘gavetta’ e si poteva esibire come un fiore all’occhiello ! Legati al territorio dove si è nati, passo dopo passo. Torinese, 56 anni, Massimo Bava è cresciuto calcisticamente nel Nizza Millefonti, la squadra del suo quartiere. Dopo una carriera in campo tra i Dilettanti, ha iniziato quella da dirigente vent’anni fa, la sua vera vocazione: Volpiano e Rivoli le prime tappe, con due promozioni in serie D. Poi il salto tra i professionisti, dove il suo piccolo capolavoro è stata la storica conquista della C2, con il Canavese, categoria confermata per quattro stagioni, con importanti vittorie anche nel settore giovanile (due scudetti juniores). Il Cuneo promosso in C1, è la sua ultima tappa, prima di colorarsi di granata. Nel 2012, il presidente Cairo, lo chiama alla guida del settore giovanile del Torino FC. E sono sette anni di soddisfazioni e vittorie, con un glorioso vivaio che ritorna motore dell’identità e del progetto societario. 6 finali in sette anni con la Primavera, uno scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane, ma anche due titoli nazionali con la Beretti. Ancora Cairo, a certificare la crescita e l’ottimo lavoro svolto da Massimo Bava: dal primo luglio scorso, è il nuovo Direttore sportivo del Torino FC. La sua ascesa ai vertici del calcio nazionale, è un premio al lavoro, all’impegno quotidiano, alla competenza, nel segno di una continuità umana ed aziendale, che apre uno spiraglio di luce sul calcio italiano !”


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