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RBN - Cobolli Gigli: "Superlega? Spero che Agnelli parli e chiarisca di non essere un bugiardo"

di Alessandra Stefanelli

Intervistato da Radio Bianconera, nel corso di 'Cose di Calcio', l'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli commenta così la nascita della nuova Superlega: "Probabilmente era una cosa che covava da molto tempo e noi l'abbiamo scoperto solo domenica nella sua completezza. Per costruire un progetto del genere le società si devono essere viste e devono aver discusso a lungo, evidentemente si sentono pronti per partire. Probabilmente nello stesso periodo le stesse persone discutevano anche con la UEFA per l'allargamento della UEFA e con la Lega calcio per i fondi. È un gran casino, c'erano più livelli di trattative su argomenti diversi e poi è scoppiato il bubbone. Io non so quale possa essere il vantaggio o lo svantaggio, ma il merito deve esistere sempre. Un gruppo di 12 squadre che si sfidano ma che non hanno nelle loro partite il succo del risultato mi sembra una falla importante. È la stessa falla che c'è anche nelle Superleghe americane. Il tema che mi preme è che è in gioco la figura del nostro presidente Andrea Agnelli, che oltre ad essere il nostro presidente e che rispettiamo pur avendolo criticato, porta anche un nome importante. Ceferin gli ha dato più volte del bugiardo ed è un'accusa molto importante, Cairo gli ha dato del Giuda, anche se sappiamo che nell'ambito della Lega certe accuse sono più normali. Dovrà esserci un momento in cui Agnelli dovrà parlare e spiegare di non essere stato un bugiardo, è un dovere morale e legato alla sua carica. È importante per noi della Juventus. Poi va detto che tutte le società che hanno deciso di entrare in questa Superlega sono tutte molto indebitate e questi debiti sono peggiorati nel periodo del Covid. Si dovrebbero dare delle regole di gestione che fino a questo momento non sono state date".

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