.

Lazio, altro poker: a Paderborn finisce 2 a 4

di Riccardo Caponetti

Si può tranquillamente utilizzare il termine ‘horror’ per definire i primi dieci minuti della Lazio nell’amichevole odierna contro il Paderborn, che alla fine viene vinta 4 a 2. La formazione biancoceleste, per 8/11 diversa da quella di ieri sera contro il Bournemouth, inizia malissimo e va subito in balia degli avversari. Intensità, pressing alto e freschezza fisica. I tedeschi partono a mille e nei primi dieci giri d’orologio, arrivano a calciare verso Strakosha almeno per 4-5 volte. La Lazio sembra inerme, tanto da non superare mai la propria metà campo. Col passare dei minuti, i ragazzi di Inzaghi cominciano a prendere le misure e - complice un calo dei locali - assumono il comando delle operazioni. Diventa tutto facile, fin troppo, anche senza lo sforzo massimo. Caicedo apre le danze al 19’, poi al 34’ Cataldi sigla il raddoppio su punizione a due da dentro l’area. Sul finale di tempo Jans commette l’autogol dello 0 a 3.

Nella ripresa ripartono molto forti i tedeschi. La Lazio non si scompone, si mette dietro, ordinata e contiene gli attacchi. Al 67’ arriva la rete della bandiera del Paderborn di Antwi-Adjei che con un taglio mette fuori gioco mezza difesa. Dopo un’ora abbondante Inzaghi mette mano alla panchina e cambia praticamente tutta la squadra, ad eccezione di Patric e Milinkovic (uscirà a 10' dalla fine). Negli ultimi minuti - ormai una costante - i biancocelesti subiscono il 2 a 3, ma sono molto rapidi e bravi a reagire firmando il poker: cross da destra per Lulic, che di interno al volo pesca l’angolo lontano.

Sicuramente meno di ieri, però anche oggi Inzaghi può abbozzare un sorriso. L’avversario, neo promosso in Bundesliga, è di un livello inferiore a quello della Lazio al completo, ma alla Benteler-Arena sono scesi in campo giovani come Adekanye e Andrè Anderson. In difesa ha giocato Bastos, tornato mercoledì dopo la Coppa d’Africa. Insomma una Lazio 2.0 che ha ben figurato nel test tedesco. Piccola nota di chiusura: splendida notizia per Berisha, che si rivede 176 giorni dopo l’ultima volta a causa di un infortunio al ginocchio.


Altre notizie