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Juventus, Marchetti: “Nel processo di crescita ci possono stare dei passi falsi”

di TMWRadio Redazione

Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Marchetti. Queste le sue parole:

Che Juventus hai visto ieri sera?
“Ho visto una Juventus poco brillante e poco lucida, in preda al nervosismo dopo il gol di Giannetti. Ora però Allegri non può finire sul banco degli imputati, perché fino a qualche settimana fa dicevamo che stava compiendo un miracolo. Forse noi giornalisti abbiamo spinto per un duello che in realtà era difficilissimo. Nel processo di crescita di una squadra ci possono stare dei passi falsi. Come sempre vince chi inciampa di meno e l’Inter ormai ha acquisto maturità dal lavoro di anni con Inzaghi.
Anche il Milan comunque ora sta facendo bene, ma è stato molto penalizzato dagli infortuni e adesso insidia anche la seconda posizione. Nelle mie classifiche ad inizio campionato avevo messo Inter e Napoli davanti, con Juventus e Milan leggermente dietro”.

Credi che possa esserci un contraccolpo ora nel giovane spogliatoio della Juventus?
“Un piccolo rischio c’è, ma devono essere tutti bravi a mantenere serenità e una soglia di attenzione alta. Dagli errori si deve imparare e già contro il Verona potremo trarre delle risposte. Cambiaso ieri mi è piaciuto molto, la Juventus sta costruendo un nuovo ciclo. Anche quando arrivarono Barzagli e Vidal nell’era Conte non si pensava sarebbero diventati così importanti. Nello spogliatoio di Allegri ci sono tanti che possono fare un tipo di percorso simile”.

Belotti è stato l’acquisto più funzionale del mercato di Gennaio?
“Non è stato un mercato con colpi troppo importanti. Il Napoli ha speso più a delle altre, ma per non titolari. La Fiorentina invece ha scommesso su Belotti, che aveva bisogno di giocare di più”.

Il rapporto tra Chiesa e la Juventus si sta esaurendo?
“Ieri la faccia di Chiesa era tutta un programma. Il ragazzo non sta bene e quindi bisogna concedergli altro tempo per migliorare. Anche all’estero è un giocatore apprezzato, ma anche per un’eventuale cessione deve dimostrare di valere il proprio prezzo. Se dovesse tornare ad essere il vecchio Chiesa il suo valore sarebbe di parecchie decine di milioni, ma se non ci torna non vedo perché le big dovrebbero investire delle cifre importanti”.


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