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Fiorentina, Dini: "Le tre scelte incomprensibili di Italiano"

di Redazione TMW

Nella semifinale di una competizione incomprensibile la Fiorentina gioca una gara sotto i suoi standard (da ottavo posto) contro un avversario menomato ma che sa come attendere e ripartire.
Ritmi bassissimi e chi sta sotto palla gongola.
Tre scelte incomprensibili di Italiano:
- non avere un rigorista e lasciare che Ikonè, nel primo tempo il migliore insieme ad Arthur, vada a calciare il rigore condannandosi alla lapidazione eterna;
- mettere Nzola attaccante di destra allontanandolo dall’area e dalla zona centrale;
- non far giocare Faraoni e tollerare che buona parte del gioco offensivo della squadra passi da Kayode, più bravo a battere falli laterali (ancorché del tutto inutili) che a fare tutto il resto.

Alla cieca ostinazione dell’allenatore bisogna sommare, però, l’assenza di attaccanti, esterni e centrali, che possano dare un senso al lavoro della squadra.
Il Napoli fa al meglio quello che può con un Cajuste che impressiona per la pochezza.
Non capisco come il “mio”Gaetano non trovi stabilmente spazio in questa squadra.
Risultato smisurato grazie a due gol nel finale di Zerbin che segna e sbatte la testa contro il palo (in fuorigioco?), esce per infortunio e viene poi lanciato dal quarto uomo nel pressing che lo porta a recuperare palla ed a segnare il 3 a 0.
Tutto molto naïf.
Dopo aver fatto contenti gli arabi si torna a casa ad allenarsi per benino ed a meditare.


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