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ESCLUSIVA TMW - Ceo Chiasso sullo stop campionato svizzeri: "Forse giocheremo a porte chiuse"

di Andrea Losapio

"Stamattina la Swiss Football League ci ha comunicato che venivano sospese le partite del wekeend, ha deciso di convocare la riunione per lunedì per capire come procedere". Così Nicola Bignotti, Ceo del Chiasso, in Challenge League, spiega la situazione dovuta al Coronavirus in Svizzera.

Qual è la sua impressione sportiva?
"Penso che si andrà per giocare le prossime partite a porte chiuse, le nostre gare di Super League hanno un calendario già molto fitto. Sarebbe difficile fare turni infrasettimanali ravvicinati".

E medico?
"C'è stato un caso in Ticino, ma siamo attaccanti all'Italia e guardiamo come evolve la situazione lì. Qualche caso in Svizzera c'è stato, la Federazione recependo le normative ha tentato di bloccare subito l'eventuale svilupparsi del virus attraverso lo stop di tutte le iniziative. Quando si blocca il salone dell'Auto che è un evento di portata internazionale significa che il governo vuole fermare lo sviluppo del virus".

È possibile che i grandi club decidano di non giocare perché i tifosi influiscono molto sui bilanci?
"Dipende da quali squadre, per le squadre di Super League incidono molto. Sul bilancio annuale rispetto a quelle di A, dove i diritti tv fa da padrona, gli incassi sono una voce sostanziosa".


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