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Agenti sportivi, torna la professionalità. La Fifa guarda al modello italiano

di Luca Esposito

È durato poco (ma con implicazioni disastrose) il “far west” scatenato nel calciomercato internazionale dall’irragionevole “deregulation” disposta dall’ ex Presidente della Fifa Blatternel 2015. Preso atto delle (prevedibili) innumerevoli e gravi criticità che stavano emergendo, molte nazioni europee ed extraeuropee hanno posto rimedio a tale situazione attraverso provvedimenti legislativi, alcuni dei quali assunti di concerto con le varie Federazioni calcistiche.
È così dopo Francia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Cina, Messico, Ucraina ed altri, anche in Italia in questi giorni - dopo il congruo periodo transitorio durato quasi 2 anni - è entrato finalmente in vigore a pieno regime il provvedimento varato dalle istituzioni sul finire del 2017 per ridisciplinare nel rispetto dell’ordinamento nazionale e comunitario, l’attività professionale di mediazione sportiva.

I due sindacati di categoria IAFA e AIACS, sono infatti impegnatissimi nelle ultime ore a fornire indicazioni ai propri associati per formalizzare la doppia iscrizione alla FIGC (registro federale) e al CONI (registro generale), con tanto di polizza di rischio professionale. Hanno diritto alla registrazione i circa 1500 agenti che hanno conseguito il relativo titolo abilitativo attraverso pubblica prova di esame tra il 2001 ed il 2015, unitamente a coloro che sono risultati idonei alle ultime sessioni di esame indette da CONI e Figc, e tenutesi nei mesi di Marzo e Maggio 2019; l’Italia è ad oggi il paese che annovera il maggior numero di agenti sportivi professionisti al Mondo. E’ motivo di grande soddisfazione il fatto che la nuova governance Fifa (anche con il benestare della UEFA), proprio prendendo ad esempio la riforma italiana, abbia già ufficialmente approvato ed annunciato - per quanto di sua competenza - il ripristino di criteri selettivi qualitativi (in primis prova di esame) per l’accesso alla attività di agente calcistico già a partire dal 2020. Per una volta è l’Italia a fornire un “input” positivo, finalmente si torna alla professionalità. Buon calciomercato a tutti!


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Domenica 05 Maggio 2024