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4 aprile 2004, a San Siro c'è Inter-Juventus. È l'ultima di Conte come giocatore

di Andrea Losapio

Il 4 aprile del 2004, a San Siro, c'è in programma Inter-Juventus. Il derby d'Italia porta i bianconeri che cercano di non perdere contatto con il Milan, primo in classifica, che ha appena vinto quella che sarà una sfida chiave per lo Scudetto. L'Inter invece cerca disperatamente di entrare in Champions League, con Lazio e Parma che battagliano, con un Adriano ripreso a gennaio proprio dai ducali con l'obiettivo di indebolirli in vista della corsa europea. Ci riusciranno, visto che l'Inter arriverà quarta per un solo punto di vantaggio sui gialloblù. Invece la Juve arriverà ben lontana dal Milan che poi vincerà lo Scudetto, appunto.

Il 3-2 di San Siro è un monologo nerazzurro, contro una Juve ferita che, in quel periodo, farà 8 punti in 8 partite. Una media retrocessione che allontana la possibilità di vincere il Tricolore. Oba Martins segna subito nel primo tempo, poi Vieri e Stankovic. Nel mezzo c'è l'1-1 firmato da un autogol di Kily Gonzalez su cross di Camoranesi. Nel secondo tempo Montero si fa espellere, ma al minuto novantatré è Di Vaio, su assist di Birindelli, a firmare il 3-2 con cui va in archivio la sfida.

La partita è conosciuta perché è l'ultima di Antonio Conte con la maglia della Juventus. Un simbolo da calciatore, diventatolo poi anche da allenatore... Per poi passare, appunto, all'Inter.


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