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12 settembre 1993, la Juventus scopre Del Piero: esordio contro il Foggia per 15 minuti

di Andrea Losapio

In pochi probabilmente avrebbero pensato che quella sostituzione potesse essere qualcosa di epocale. Eppure il 12 settembre del 1993, al Pino Zaccheria di Foggia, Fabrizio Ravanelli lasciava il posto a un imberbe calciatore, fantasista, che al Padova aveva fatto benissimo. Inizia così l'epopea di Alessandro Del Piero alla Juventus. Ha vinto tutto con la maglia bianconera: Scudetti, Champions e pure una Coppa Intercontinentale con gol a Bonano, 1-0, l'ultima alzata dai bianconeri. Ha perso anche molto, ovviamente, com'è normale in questi casi. Anche se a Foggia rimane all'asciutto e la Juve perde un punticino già alla prima di campionato.

Per vedere invece il primo gol bisogna aspettare la settimana successiva, il 19 settembre, al Delle Alpi: Juventus-Reggiana termina 4-0 e Pinturicchio infila il poker. Il primo di una lunga serie, per chi aveva scritto - sin da bambino, alle elementari - di volere diventare calciatore. Oppure, come suo padre, un elettricista. Gli è andata probabilmente meglio così, almeno fino al 13 maggio del 2012, quando lo Juventus Stadium lo saluta per l'ultima volta, nella partita contro l'Atalanta, vinta per 3-1 e che era di fatto una festa per lo Scudetto appena conquistato.

705 presenze e 289 gol, la fascia da capitano al braccio, le pennellate contro il Borussia Dortmund per diventare praticamente immortale già a vent'anni, o quasi. 130 gare europee con 54 centri, il calciatore più presente nella storia della Juventus (19 stagioni), il capitano più longevo (11 anni). E non solo: 6 scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa europea, 1 Coppa Intertoto, 1 Mondiale e un campionato di Serie B. Curiosità: per la sua prima partita con la Juventus aveva la maglia numero 16. "Adesso sono qui e vediamo" le sue parole nel post partita che, per la cronaca, finì 1-1 con gol di Roy e Ravanelli, appunto.


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