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Torino, Pià: “Lecce da non sottovalutare”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
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© foto di Giovanni Evangelista/TuttoLegaPro.com

João Batista Inácio Pià è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pià è un agente di calciatori e collabora con la Fedele Management, da calciatore ha giocato nel Torino da gennaio a giugno 2010 e nel Lecce nella stagione 2012-2013. Con lui abbiamo parlato della partita di domani sera fra le sue ex squadre e delle possibilità del Torino e dei suoi giocatori.
Come immagina la partita tra l’ambizioso Torino e il neo promosso Lecce?
"Sarà sicuramente una partita delicata nel senso che il Toro ha una forza e un'ossatura di squadra più forte di quella del Lecce che è una neopromossa, ma sono quelle partite che se non si affrontano con l'atteggiamento giusto si rischia veramente di lasciare dei punti per strada che alla lunga possono condizionare il campionato. Sulla carta, però, penso che il Torino sia nettamente favorito. Il Toro ha iniziato prima per i preliminari di Europa League e ha una condizione fisica migliore e avendo vinto le due gare iniziali del campionato avrà sicuramente voglia di continuare a far bene, mentre il Lecce non avendo ancora conquistato punti vorrà muovere la classifica".
Il Torino è rimasto quello dell’anno scorso aggiungendo Verdi, Laxalt e Ujkani e il Lecce ha cambiato parecchi giocatori e si è rinforzato con Babacar e Lapadula, come le sembrano le due squadre?
"Il Toro ha la stessa ossatura di squadra e mentalità e il modo di giocare è più o meno lo stesso dell'anno scorso in quanto ha cambiato pochissimo. I giocatori che sono stati aggiunti daranno una qualità ancora maggiore poiché è stato innalzato il livello della squadra. Il Lecce effettivamente ha cambiato di più per affrontare la serie A e sono arrivati giocatori come Babacar e Lapadula, che hanno voglia di riscatto e di dimostrare il loro valore. Il Lecce mancava da tanto in Serie A e ha voglia di far vedere che può starci. A livello di squadra e a livello di singoli il Torino è superiore e ha un gioco più collaudato. Anche se il calcio di oggi è più veloce e i giocatori apprendono più rapidamente schemi e movimenti i giocatori, comunque, hanno bisogno di tempo per conoscersi e capire le idee dell'allenatore e questo avvantaggia il Torino nell'affrontare partite di questo calibro".
I granata forse possono solo sottovalutare questa partita?
"Sì, come dicevo, l'atteggiamento, la concentrazione e anche la voglia faranno la differenza. Sulla carta il Torino è superiore, però, non deve sottovalutare assolutamente la partita".
A suo giudizio, il Torino è abbastanza attrezzato per puntare a un posto in Europa e il Lecce per restare in serie A?
"Per quel che riguarda il Torino penso che sia attrezzato per fare un campionato di alta classifica e cercare di ritornare in Europa dalla porta principale senza dover passare dai preliminari per accedere all'Europa League.

La squadra è consolidata, la piazza è importante e i tifosi aiutano veramente tanto per cui penso che l'ambizione del Torino deve essere proprio questa. Il Lecce da neopromossa dovrà lottare fino alla fine per restare in Serie A, ma è attrezzato per fare anche lui un buon campionato e puntare a una tranquilla salvezza".
C’è qualche giocatore che potrà essere la rivelazione in queste due squadre?
"Nel Torino spero che sia l'anno del riscatto di Zaza. È un giocatore che mi è sempre piaciuto e mi piace tanto per cui spero che possa essere protagonista in una squadra dove c'è da far bene. Per quel che riguarda il Lecce, spero nel gruppo perché non vedo un giocatore in grado di fare proprio la differenza, ma vedo un gruppo di ragazzi che possono lavorare bene e raggiungere l'obiettivo".
Verdi che cosa potrà dare in più al Torino?
"È un giocatore abile a ricoprire vari ruoli e che sa calciare veramente benissimo sia di destro sia di sinistro, quindi, è un calciatore che si adatta a qualsiasi ruolo in attacco. Anche lui arriva da una stagione non tanto brillante dal punto di vista della continuità del gioco e vorrà riscattarsi e penso che il Torino sia la piazza per far sì che questo possa accadere. C'è solo da capire dove Mazzarri può utilizzarlo al meglio in modo che possa rendere al massimo".
Questo potrebbe essere l’anno di Belotti anche in chiave Nazionale?
"Sì, il "Gallo" è una delle punte più forti del nostro campionato. E' un attaccante moderno e penso che farà bene anche perché ha iniziato la stagione ottimamente e se farà bene con il Torino potrà diventare l'attaccante della Nazionale e far sì che la Nazionale italiana possa fare bene all'Europeo".
Sirigu e Izzo, sempre in chiave Nazionale, come li vede?
"Sono due giocatori forti. Sirigu è un portiere di grande esperienza e sicuramente può stare in Nazionale e dovrà giocarsela con Donnarumma per un posto da titolare. Sono due portieri fondamentali per i rispettivi club, ma anche per la Nazionale. Izzo e anche lui un giocatore importante, un ottimo difensore e può giocare anche in una posizione più da terzino. Ha una "cattiveria" agonistica che gli può permettere di essere una pedina importante per il futuro della Nazionale".

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Lunedì 6 Maggio 2024
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