12 marzo 2010, clamoroso al Cibali: Muntari si fa espellere in 44 secondi, l'Inter affonda
Il 12 marzo del 2010, allo stadio Massimino di Catania, si gioca la gara fra i padroni di casa e l'Inter di José Mourinho. I siciliani sono allenati da Sinisa Mihajlovic e si stanno per regalare una delle serate più belle di sempre, contro una squadra che diventerà leggenda pochissimo dopo. I pronostici prima della partita sono per i nerazzurri, primi in classifica e con il Milan distante quattro punti. Il primo tempo scorre liscio, senza grossi sussulti, mentre Milito insacca al nono della ripresa. Zero a uno e partita in discesa, verrebbe da dire, soprattutto per una squadra ottima in contropiede con i Maicon, gli Sneijder e gli Eto'o. Invece non andrà così.
Il Catania sbanda ma non finisce fuori strada, rimettendosi in carreggiata con un gol di Maxi Lopez, a venti minuti dalla fine, su assist di Alvarez. Il vecchio Cibali si infiamma per il pari, mentre Sulley Muntari entra e prima regala una punizione ricevendo un primo giallo, poi devia la punizione di Mascara con il braccio: calcio di rigore, giallo che diventa rosso (in 44 secondi, una delle espulsioni più veloci di sempre) e proprio il fantasista sul dischetto. In undici contro dieci potrebbe sembrare semplici, ma Mascara decide di fare il cucchiaio a Julio Cesar, facendo esplodere lo stadio.
Non finisce qui. Perché all'ultimo minuto Jorge Martinez, che poi conoscerà la Juventus pur con poche presenze, dribbla mezza difesa interista e segna per il definitivo 3-1. È l'apoteosi per Catania che, di fatto, la ricorda come una delle migliori partite di sempre. Certamente la migliore per i tempi recenti.