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...con Vincenzo Pisacane

di Alessio Alaimo
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“È stato un calciomercato strano, i migliori giocatori che erano in Europa sono andati in
Arabia. Bisogna aprirsi a nuovi mercati e capire che il mercato più forte è quello può far bene alle società magari più piccole ma anche del male alle big". Cosi a TuttoMercatoWeb.com l'operatore di mercato Vincenzo Pisacane.

Durerà la nuova frontiera araba o finirà come la Cina?
“Gli arabi sono estremamente intelligenti. Se hanno speso così tanti soldi non è certo una bolla di sapone. La Cina è stata bloccata dallo stato, in Arabia invece è lo stato che comanda”.

Dunque in Italia dobbiamo preoccuparci?
“Non è una preoccupazione ma un’opportunità”.

D’Ambrosio si è accasato al Monza. Perché non ha rinnovato con l'Inter? Sembrava una formalità.
“Le dico la verità: con questa domanda tocca un tasto dolente. Il mancato rinnovo ci è stato comunicato in maniera poco corretta. L’unica persona sempre chiara e sincera è stata Piero Ausilio. Mi sento di dover dire che soltanto il direttore ha detto la verità, il resto ha fatto solo chiacchiere. Avevano detto tutti che avremmo rinnovato il contratto e che premeva farlo. Poi a metà giugno ci è stato comunicato che Danilo era fuori dai piani dell’Inter. Preferisco non commentare oltre perché risulterei poco gentile”.

Perché Monza?
“Danilo è sempre stato molto tentato dal Monza. Una realtà in crescita. Poi c’è Galliani che è una garanzia di successo. Il ragazzo ha voluto fortemente il Monza. È stato molto vicino anche lui all’Arabia Saudita. Però quando ha chiamato il Monza non ci ha pensato su due volte”.

Al Monza brilla Izzo, altro suo assistito.
"Credo che in passato sia stato valutato male, ho conosciuto un uomo diverso da quello che mi descrivevano. Armando è un uomo vero, un leader silenzioso che quando serve si fa sentire. Quando è andato al Monza la squadra navigava in brutte acque, mi ha detto ‘ci salviamo sicuro’. A Monza ha fatto una stagione eccellente che è valsa la fiducia della società che poi lo ha comprato dal Torino. Ciò dimostra il valore che hanno visto in Armando. È uno di quei giocatori che ha raccolto meno rispetto a quello che avrebbe potuto raccogliere. Poteva ambire a top club. Così non è stato in passato, ma oggi a Monza è felice”.

È un Monza ambizioso.
“Ha dimostrato di essere una società che punta molto su giovani ed esperti, ha un allenatore tra i più bravi. Potranno togliersi grosse soddisfazioni. Prima la salvezza, poi devono divertirsi e basta. È stata allestita una squadra importante”.

Perché Proietti non è andato dalla Ternana al Brescia?
“Voglio fare una precisazione: il ragazzo non ha mai rifiutato Brescia, ma i modi in cui è stato trattato non esistono da nessuna parte al mondo. Quando è arrivato Capozucca alla Ternana ci è stato detto che Proietti era in uscita, poi il direttore ha detto che si era sbagliato e voleva che restasse. Si parlava già di rinnovo rinunciando comunque a qualcosina ed eravamo felici di fare questa scelta. Dopo quattro-cinque giorni invece ci è stato detto che doveva andare via e non era più il benvenuto a Terni. Poi si è presentato il Brescia dove ci era stato chiesto di andare solo con un anno di contratto e - come ci ha detto il direttore delle Rondinelle - che rinunciasse ai premi. Poi all'improvviso ci è stato detto che l’operazione non si poteva più fare. Mattia è un professionista esemplare, un ragazzo straordinario. Ha semplicemente preteso rispetto da parte di Capozucca, ma non ha mai rifiutato Brescia”.

Uno dei colpi del Cosenza è stato Forte.
“Penso che il Cosenza sia in mano ad un grande direttore sportivo e un ottimo allenatore. Ci vorrebbero più ds come Roberto Gemmi. Mi aveva chiamato per Forte qualche mese prima ma in quel momento era impossibile sviluppare una trattativa. Poi Gemmi ha sfruttato il momento e Francesco ha accettato molto volentieri questa nuova sfida a Cosenza”.

Canotto?
“Gigi viene da un momento particolare. C’è stato un attimo che la FIGC non sapeva a chi appartenesse il cartellino. Ci sono stati tanti interessamenti. Quando si è concretizzata l’opportunità di rinnovare a Frosinone - e ringrazio Guido Angelozzi - e andare a Cosenza, il ragazzo è andato più che volentieri. Sa di potersi esprimere al meglio”.

Uno dei colpi del Como è stato Curto.
“È stata una trattativa abbastanza impegnativa. L’anno scorso abbiamo portato diverse proposte dalla Serie A: lo voleva il Napoli e Giuntoli aveva fatto un’offerta ma il SudTirol ci ha detto che voleva che restasse ancora in B, voleva prenderlo anche il Frosinone e il Torino ha fatto l’offerta più importante credendo molto nel ragazzo.
Quest’anno ci abbiamo riprovato, ringrazio Paolo Bravo per aver capito cosa desiderasse Marco. Il Como di B ha solo la categoria, ha una struttura molto importante e vogliono fare qualcosa di superlativo. Basti pensare che l’attacco del Como è da Serie A”.

Bayeye?
“L’anno scorso quando è arrivato il direttore Vagnati ci ha creduto dal primo giorno strappandolo ad una numerosa concorrenza. C’erano tante squadre: il Palermo, la Reggina, il Brescia e così via. A gennaio non aveva visto il campo e aveva bisogno di giocare ma l’allenatore aveva posto un veto sulla cessione.Quest’anno aveva bisogno di giocare. E siamo felici di essere andati all’Ascoli che è una squadra ambiziosa. Ringrazio Vagnati per aver capito le esigenze del ragazzo".

E a fine mercato un ritorno romantico. Quello di Ciciretti a Benevento.
"Le racconto un aneddoto: Amato ha sempre voluto il Benevento. Me lo chiedeva ogni anno. È stato un continuo. Sapeva di aver sbagliato tanto nei confronti del Presidente Vigorito, tra i due c'era un rapporto un po’ come fra padre e figlio. Quest’anno ho chiamato personalmente il presidente e gli ho detto tutto quello che Amato mi aveva chiesto. Si è preso dei giorni per pensarci, poi il ragazzo ha rilasciato un’intervista dove ha fatto capire quale fosse il suo desiderio. Cosi mi ha chiamato il presidente, che ha accettato le sue scuse. E mi ha detto ‘voglio che torni da uomo’. C’è stata una chiacchierata tra i due a Roma e poi da lì è nato tutto. Amato aveva bisogno di tornare a Benevento, ringrazio Vigorito e il ds Carli per averlo accontentato".

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Venerdì 20 Settembre 2024
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