Menù Notizie

Cairo si è sbilanciato su Buongiorno e il mercato: ora però devono seguire i fatti che meritano il Toro e i tifosi

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
www.imagephotoagency.it
www.imagephotoagency.it

Parole che indicano la strada o solo di circostanza? Visto che a pronunciarle è stato il presidente-padrone del Torino nonché uno degli imprenditori più importanti d’Italia dovrebbero valere come pietre miliari. Ieri Urbano Cairo è intervenuto sul palco della Milano Football Week e ha detto come riportato da Tuttosport: “Buongiorno non ha un prezzo perché non è sul mercato. Siamo felici che sia con noi. Lo scorso anno è rimasto e io sono stato il primo ad esserne felice. Ha disputato un campionato strepitoso, quindi non ho nessuna intenzione di darlo via. Adesso vediamo come vanno gli Europei, poi vedremo. Personalmente gli auguro il meglio e spero sia con noi all’inizio della prossima stagione con la fascia da capitano. Il nostro obiettivo è chiudere per l’allenatore e fare un buon mercato, cercando di tenere tutti i nostri giocatori migliori”.

Molto bene verrebbe da dire, ma attenzione a qualche accenno buttato qua e là. Su Buongiorno, “Adesso vediamo come vanno gli Europei, poi vedremo” e “spero sia con noi all’inizio della prossima stagione” e sono proprio il “poi vedremo” e “spero sia con noi” che non può lasciare tranquillo chi ha a cuore le sorti granata. Buongiorno è uno dei più forti centrali che ci sono in Italia, oggi magari il commissario tecnico Spalletti non lo schiererà titolare nella partita con l’Albania nel debutto dell’Italia all’Europeo però appena Alessandro avrà l’opportunità di scendere in campo farà vedere che una maglia da titolare è giusto dargliela. In tal senso lo ha già fatto due volte: la prima con Mancini al suo debutto con l’Italia nella finale per il terzo posto della Uefa Nations League contro l’Olanda vinta dagli Azzurri. La seconda proprio con Spalletti quando lo utilizzò nella partita decisiva, quella con l’Ucraina, per la qualificazione proprio a Euro 2024, pass strappato in virtù dello 0 a 0. In entrambe le partite Buongiorno fu uno dei migliori. Non c’è dubbio che Bongio meriti di giocare in una squadra che disputi le coppe europee e il Torino non glielo garantisce, ma lui è un valore aggiunto perché è tifoso del Toro e come disse bene Juric: “Non dovrebbe mai essere ceduto perché, al di là del valore, rappresenta il Toro. Poi ognuno ha il suo prezzo, ma Buongiorno per il futuro davvero rappresenta il Torino”. Tanto Buongiorno ha il Toro dentro di sé che la scorsa estate disse di no all’offerta dell’Atalanta per restare in granata e fu proprio il suo no a cancellare un accordo già raggiunto dai due club. Certo Buongiorno è richiesto da molti club importanti e potrebbe portare al Torino un gruzzolo che permetterebbe di prendere i giocatori che mancano alla rosa possibilmente elevandone il tasso qualitativo, sostituire chi non fa più parte del progetto e andrà via e persino non cedere altri giocatori che sono funzionali, però lascerebbe un vuoto incolmabile dal punto di vista dell’incarnare i veri valori granata. Per questo se dovesse andare via sarebbe profondamente ingiusto e da irriconoscenti anche solo pensare e tanto più scaricare su di lui l'aver lasciato il Torino perché se il Torino in questi anni avesse allestito squadre un pochino più competitive e fosse andato in Europa non si starebbe neppure parlando della possibilità di un doloroso addio di Ale.    

L’altro accenno fatto da Cairo che non può lasciare del tutto tranquilli i tifosi è quello relativo al mercato, “fare un buon mercato, cercando di tenere tutti i nostri giocatori migliori” ed è il “cercando di tenere” che non dà le stesse garanzie del terremo. Per carità anche la scorsa estate non furono ceduti i giocatori migliori però poi l’organico non fu completato del tutto e a gennaio per mancanza di soldi furono presi solo giocatori in prestito che non bastarono per alzare il tasso qualitativo della squadra che per il terzo anno consecutivo non si è qualificata per le coppe europee, anche se il numero dei posti disponibili era aumentato rispetto alle stagioni precedenti.

Il presidente del Torino Cairo si è comunque sbilanciato a parole, ma adesso dovranno seguire i fatti e di certo non è un buon avvio la lunga trattativa con il Venezia per prendere il nuovo allenatore Vanoli, trattativa che va avanti da troppo tempo e si sarebbe potuta chiudere in un attimo se solo il Torino avesse versato il milione della clausola che avrebbe immediatamente sganciato il tecnico dai lagunari e invece le cose si sono protratte a lungo per il mercanteggiare al fine di abbassare la cifra. Nel caso però il Torino riuscisse a prendere anche qualche giocatore pupillo di Vanoli allora le lungaggini avrebbero avuto un senso e andrebbero applaudite.

Cairo ha parlato e questo lo ha esposto e visto che sono anni che buona parte della tifoseria lo contesta se non verrà allestita una squadra migliore dell’attuale, che ha chiuso il campionato a metà classifica, le critiche nei suoi confronti inevitabilmente aumenteranno.


Altre notizie Torino
Venerdì 21 Giugno 2024
 00:00  …con Fabio Lupo
Giovedì 20 Giugno 2024