Livorno, Esciua vuole la B in 5 anni. Ma arriva intanto la Serie C?

"Il piano è vincere subito per abbandonare le categorie dilettantistiche e in cinque anni, tornare in Serie B. Poi, vedremo. Ho tanti amici che posso coinvolgere per attaccare piani più ambiziosi. Ricordandoci che la programmazione, spesso è più importante dei soldi. Mi piacciono i modelli Atalanta e Udinese, il lavoro fatto dalla famiglia Pozzo e Antonio Percassi": era il 13 aprile 2023, e colui che di li a breve sarebbe divenuto il nuovo presidente del Livorno, Joel Esciua, parlava così. Archiviata la passata stagione, si è quindi partiti con una rivoluzione totale di squadre e organigramma, tanto che Igor Protti ha lasciato il club ("La tua figura per me non è indispensabile, potresti essere un problema per allenatore e Direttore Sportivo", le parole che la bandiera labronica si era sentito proferire), ma qualcosa è andato probabilmente storto: la classifica per ora parla di sesto porto, è vero, a -6 dalla Pianese al comando, ma comunque persino fuori dalla zona playoff.

Giorni tribolati dopo il ko contro il Poggibonsi
Una stagione quindi in chiaroscuro, con l'apice giunto lo scorso weekend quando, dopo il ko contro il Poggibonsi, si sono dimessi sia il Ds Raffaele Pinzani che mister Giancarlo Favarin, che sembrava comunque essere a rischio. Difficile immagine che tutto ciò sia avvenuto solo per mere questioni di campo e per una sconfitta, a ogni modo la società si è subito attivata, soprattutto per quanto riguarda il Direttore Sportivo: si opterà per la soluzione interna, con la promozione di Alessandro Doga, che continuerà comunque a ricoprire il ruolo di responsabile del settore giovanile labronico. E avrà il compito di scegliere il tecnico, che fino a pochi giorni fa pareva essere l'ex Pistoiese Luigi Consonni, preferito a Cristiano Scazzola. Adesso è però spuntato il nome dell'ex Pro Patria Jorge Vargas, che dal 2004 al 2006 è stato anche un giocatore amaranto. Insomma, una serie di "operazione nostalgia". Ma la vera domanda è: la Pianese ha già dato la fuga verso il ritorno tra i pro?

Il patron contro tutti.
A rendere ancora più teso il clima, e non solo in questo frangente, proprio lo stesso Esciua. Che a inizio stagione si espresse così sulla questione stadio e biglietti: "I prezzi degli abbonamenti sono studiati attentamente e li ritengo ottimi. Una famiglia con padre, madre e due bambini di meno di 13 anni paga il 13% in meno dello scorso anno in curva e ancora meno negli altri settori. Nessuna tariffa, per una famiglia, è stata aumentata più del 41%. Ho fatto uno studio. Ci sono due zone dello stadio dove la gente entra senza pagare: la curva e la tribuna vip. Se scopro che uno non ha pagato, non entra più lui e neanche chi lo ha fatto passare. Con me, gratis non entra più nessuno. Entrare gratis distrugge ogni progetto e non è rispettoso per chi paga". Ed è stato recentemente protagonista di un attacco ai tifosi: "Ci dispiace per i tifosi, soprattutto per coloro che sono venuti a sostenere la squadra a Gavorrano, ma rassicuro che verranno rimborsati ampiamente. Con i tifosi non c’è rottura, c’è solo una minoranza rumorosa della Nord che rema contro il Livorno Calcio".
Peccato che la questione legata alla trasferta di Gavorrano sia emersa a seguito della sconfitta a tavolino del Livorno, che aveva in campo uno squalificato...