Oltre il gol c'è di più. Monterosi, Costantino: "Vi racconto il mio Cammino di Santiago"
Nel corso dell'ultima puntata di Dribbling, noto programma domenicale di Rai 2, è andato in onda un servizio a cura di Massimo Proietto sul Monterosi. E nel dettaglio su Rocco Costantino, che in estate ha vissuto un'esperienza di vita ben lontana dal calcio: l'attaccante, infatti, ha percorso 800 chilometri nel Cammino di Santiago.
Lo stesso, ha così raccontato la sua esperienza: "Erano giorni un po' tristi per me, e un mio amico mi chiamo, in un momento in cui stavo piangendo: mi disse subito che sarei dovuto andare a fare il Cammino di Santiago, per capire tante cose. Entrai in casa e lo dissi a mia mamma, che mi guardò stupita, non capacitandosene. In camera mia preparai un paio di magliette, delle mutande, dei calzini, uno zaino che avevo di scuola... alla sprovvista: neppure avevo fatto il biglietto per la Spagna. Quando salutai mamma, lei iniziò a piangere, ma la rassicurai dicendole che era una cosa bella. Andai verso Fiumicino, feci il biglietto aereo per Madrid in una piazzola di sosta, consapevole che comunque stavo facendo una cosa più grande di me, e arrivato la cercai a corsa un albergo perché non sapevo neppure dove dormire. E li è iniziato il mio cammino. A Pamplona, poi, ho fatto una cosa simbolica: ho buttato tutto quello che avevo portato da casa, comprando in un negozio sportivo ciò che mi serviva per sostenere un cammino di 800 chilometri. Per 21 giorni non postai nulla sui social, solo la mia famiglia sapeva dove ero. Presi un bastone, che poi è diventato mio amico e mi ha accompagnato per tutto l'arco del cammino. Iniziai a camminare, ricordo ancora le stelle e il cielo limpido della prima sera, poi arrivai a Los Arcos dove incontrai delle signore che videro subito che ero un pellegrino, e abbiamo parlato come se ci conoscessimo da tanto. Mi sono fermato a Burgos, ma mi sento ancora nel cammino. Conto di finirlo, ma sento che dentro di me qualche porta l'ho aperta".