Serie B, Genoa-Venezia: sfida tra retrocesse che hanno obiettivi differenti
Sfida tra retrocesse quella che si disputerà oggi pomeriggio allo stadio Ferraris di Genova. I padroni di casa, complici anche i risultati provenienti dagli altri campi, possono davvero ambire alla promozione diretta e cercheranno di sfruttare la spinta del pubblico per dare continuità alla sofferta ma preziosa vittoria di Bari. Il Venezia, invece, deve assolutamente dare un segnale al campionato dopo un girone d'andata mediocre. Dirigerà il signor Miele di Nola.
COME ARRIVA IL GENOA
Fresco di riconferma, mister Gilardino riparte dal 4-3-1-2, modulo che può trasformarsi in 4-3-3 in virtù delle caratteristiche degli interpreti offensivi. Da capire se Massimo Coda sarà titolare o partirà dalla panchina come accaduto a Bari. Tante voci di mercato aleggiano attorno al centravanti, uno dei migliori elementi della categoria che non è ancora esploso all'ombra di Marassi. L'orientamento è partire con Puscas, con i due trequartisti Gudmundsson e Aramu (il grande ex) alle sue spalle. Ballottaggio anche in difesa, laddove Vogliacco è in costante crescita e potrebbe scalzare Dragusin. Intoccabile, invece, Bani. In mediana tanta sostanza, con l'esperienza di Strootman e il dinamismo di Jagiello e Frendrup.
COME ARRIVA IL VENEZIA
Appena arrivato, Jajalo potrebbe giocare dal primo minuto. A lui saranno consegnate le chiavi del centrocampo per conferire qualità e imprevedibilità alla manovra. "Affrontiamo una delle migliori difese del campionato e occorrono piedi buoni e temperamento" ha detto mister Vanoli in conferenza stampa. Piacevoli problemi d'abbondanza in difesa, laddove torna a disposizione Francesco Zampano. Intoccabili Ceccaroni e Candela. Dubbi nel reparto offensivo, con Pohjanpalo e Johnsen favoriti su Pierini e Novakovich.