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Parma, Pecchia: "La classifica ora conta relativamente, voglio una prestazione convincente"

di Paolo Lora Lamia
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Il tecnico del Parma Fabio Pecchia è intervenuto oggi in conferenza stampa, alla vigilia del match esterno sul campo del Catanzaro. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Parmalive.com.

Sfida al vertice col Catanzaro, te lo aspettavi?
"La classifica conta quello che conta. Non mi meraviglia vedere lì il Catanzaro, perché è una conferma di quello che può succedere in una squadra che parte il campionato con continuità tecnica e viene da una stagione in cui ha conosciuto solo vittorie. Questo entusiasmo, questo ambiente crea poi una situazione travolgente e questo si vede sul campo".

Come si tiene alta la tensione durante la sosta, con molti fuori per le Nazionali?
"Per certi versi, quelli che sono stati fuori per le Nazionali hanno continuato ad avere quella tensione perché hanno giocato, anche se sono stati lontani da noi. Quelli che sono stati con noi tutti i giorni è stato più semplice gestirli, ma è evidente che è molto meglio quando si è sotto gara e si gioca con continuità, è più avvincente. Quando c'è solo l'allenamento è un po' diverso, ma è una situazione che vivono tutte le squadre".

A Catanzaro, diceva, si vive un ambiente travolgente. Il Parma con quali armi deve reagire?
"Quello che chiedo è che voglio vedere un gruppo convincente dal punto di vista tecnico-tattico e mentale, come personalità. L'ambiente e la squadra si prestano: loro hanno idee e identità, giocano bene a calcio, sono molto sereni e sicuri di sé. Per questo voglio una prestazione convincente sotto tutti i punti di vista, al di là della classifica che al momento non conta niente. Domani scenderanno in campo due squadre che vogliono giocare, dominare e portare avanti la loro idea di gioco. Per noi sarà una bella prova dopo il derby".

La pausa delle Nazionali comporterà qualche riflessione. Ci possiamo aspettare Delprato centrale al posto di Osorio, visto il viaggio intercontinentale?
"Sono considerazioni che si fanno, le facevo anche l'anno scorso. Per domani ho quasi tutto il gruppo a disposizione, a parte Anas Haj che è tornato febbricitante, anche se non è niente di grave. Devo tenere conto di queste situazioni: qualcuno ha giocato ed è pronto e ha il ritmo gara, qualcuno no, ma stanno tutti bene. Per cui Osorio può giocare, anche Man sta bene".

Mihaila ha ritrovato il gol in Nazionale, ma manca il gol con il Parma.
"Arriverà. Con noi veniva da buone prestazioni con Pisa e Reggiana, torna dalla Nazionale con soddisfazione per il gol e questo deve dargli serenità, sono contento perché sta dando continuità. Il gol sarà una logica conseguenza di tutto ciò".

Inglese e Cyprien hanno il numero di maglia secondo una comunicazione della Lega di ieri. Solo una questione burocratica?
"Sono due ragazzi sotto contratto, che lavorano a Collecchio. Credo sia anche una questione di rispetto per le loro situazioni. Ma nel gruppo non è cambiato nulla".

Vista l'assenza di Charpentier, Bonny e Colak sono le alternative come prime punte?
"Non sono alternative. Possono giocare lì: Bonny può giocare lì, Colak è una punta, c'è anche Benedyczak che può giocare lì, e possono giocare insieme. Possono ricoprire il ruolo con caratteristiche diverse".

Hai preso delle contromisure per contrastare la velocità del Catanzaro?
"E' sempre fastidiosa per tutti la velocità degli avversari e la loro capacità di attaccare la linea, ma anche noi abbiamo velocità in avanti, abbiamo gamba e capacità di attaccare gli spazi. Noi dobbiamo fare le nostre cose, tenendo conto che affrontiamo una squadra che ha voglia di giocare, serena, che viene da un anno dove hanno vinto sempre. Questa "over confidence" gli permette di fare belle giocate, noi dobbiamo avere le idee chiare per fargli male".

Hai avuto a disposizione tutti i centrocampisti nella sosta, hai avuto modo di lavorarci.
"In questo senso è forse il reparto più completo di tutti perché tutti sono rimasti qui e hanno potuto lavorare con noi, ma non credo che la partita sia stata negativa a livello di atteggiamento contro la Reggiana. Era una gara impegnativa nelle due fasi, sviluppate abbastanza bene a mio avviso. Quella partita si è sviluppata in spazi molto ristretti, e lì magari avremmo bisogno di più giocate individuali, quindi qualche incursione anche palla al piede e così via".

Questa squadra giovane può aver risentito del derby? E può soffrire della pressione in un ambiente come Catanzaro?
"La squadra deve convivere con questo aspetto, questa pressione deve essere un privilegio. Siamo una squadra giovane, ma partite così aiutano a crescere, servono a fare uno step e a migliorare. Per questo voglio vedere passi avanti rispetto alla partita con la Reggiana, che è stata una partita diversa dove abbiamo vissuto molto la città. A Catanzaro troveremo un bell'ambiente, ma questo è stimolante e aiuta a crescere".

Come sta Di Chiara? Può giocare?
"Gianluca sta bene, ha quindici giorni di lavoro sulle gambe. Sta migliorando di giorno in giorno, è un giocatore esperto che viene da due stagioni in cui ha giocato tanto, per cui ci vorrà poco tempo per rimetterlo in carreggiata. Sicuramente però non ha i novanta minuti nelle gambe".

Ti aspetti un Catanzaro che gioca aperto e pressa alto?
"Proprio per questo per noi sarà un buon test, è una squadra che gioca al calcio. Noi dovremo fare la stessa cosa, poi chi avrà più forza, più qualità e capacità sarà in grado di rompere gli equilibri. Vedremo se si aprirà la partita, in campo aperto loro sono veloci ma anche noi abbiamo le qualità per essere letali".

Qual è il reparto che ti procura maggiori dubbi come scelte?
"Lancerò su le palline, vediamo chi esce e li metterò in campo (ride, ndr). Noi dobbiamo continuare a lavorare sul clima, sullo stare insieme, sul gruppo, sulla mentalità, dobbiamo respirare questo e viverlo di partita in partita. Il centrocampo va bene, anche la linea difensiva... dobbiamo dare continuità. Sarà complicato lasciare fuori qualcuno, ma tutti saranno importanti".

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