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Parma, Maresca: "Siamo ancora al 30%. Il secondo tempo di Reggio non arriva per inerzia"

di Luca Bargellini
Fonte: ParmaLive.com
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© foto di Image Sport

Alla vigilia del match contro il Cittadella Enzo Maresca, tecnico del Parma, ha parlato in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato da ParmaLive.com: "E' un bene tornare in campo, dopo una sconfitta c'è subito la voglia di rifarsi e giocare immediatamente è un bene. Alla vigilia della Reggina ho detto che mi aspettavo di essere dove eravamo da un punto di vista generale della situazione, del gioco e delle problematiche, non dei punti dove ne avremmo meritati 3-4 in più. Non li abbiamo e quindi bisogna riprenderseli al più presto. Questo è il punto della situazione. Segreti in questa situazione non ce ne sono, c'è da analizzare bene cosa non funziona bene e farlo funzionare trovando le soluzioni. In questo momento squadra, staff e società sono consapevoli che ci sta mancando qualcosa dal punto di vista dei punti e lì bisogna cercare di riprenderseli il prima possibile".

Stanno mancando dei calciatori, anche a livello numerico. Manca un centrocampista come Schiattarella: aveva in mente un altro Parma all'inizio?
"No, quello che stiamo provando a fare dall'inizio è provare a cercare di capire le esigenze del campionato e della squadra e cerchiamo di adattarci. Dall'inizio siamo partiti con un'idea, poi modificata per un'esigenza per trovare soluzioni. Ad oggi stiamo provando a trovare soluzioni, come ho sempre detto e anche prima di Reggio Calabria. Non ho dubbi verremo fuori da questa situazione, anche in classifica, è solamente questione di tempo. Ma capisco che prima ne veniamo fuori e prima siamo tranquilli tutti". 

Un allenatore è sempre giudicato dai risultati. Si sente troppo esposto?

"No, l'allenatore deve essere consapevole che le conseguenze sono anche sue. Come ho detto prima e dopo Reggio, è normale e giusto che un allenatore debba sentirsi in discussione quando non arriva il risultato. Fa parte del mio lavoro".

Che avversario sarà il Cittadella?

"E' una squadra che da anni lavora allo stesso modo, si conosce anche se ha cambiato allenatore. Sanno cosa fare, hanno grande intensità con e senza palla". 

Come deve cambiare il Parma rispetto a Reggio Calabria?

"Nei primi venti minuti, poi abbiamo fatto settanta minuti e un secondo tempo con il 70% di possesso. I primi venti minuti hanno condizionato la gara, ti ritrovi a rincorrere e non è mai facile, specie in quei campi. I primi venti minuti hanno condizionato il risultato, negli altri settanta non abbiamo concesso nulla oltre al rigore. L'impatto deve essere diverso". 

Che messaggio manda ai tifosi?

"Innanzitutto, voglio dire che li capiamo, è comprensibile che non siano contenti. Non devono esserlo per la classifica, che è quello che conta. Su nove partite fatte la squadra il più delle volte ha meritato qualcosa in più. Posso solo dire di continuare ad accompagnarci come hanno fatto col Monza, come ho detto l'altro giorno per noi è stato un piacere riaverli. Con la speranza che possiamo regalargli qualcosa in più". 

Ha letto le parole dell'agente di Man? Come può aver reagito la squadra?

"Forse sono presuntuoso ma io ho un pregio: non ho reti sociali, non leggo niente. Io arrivo qui alle sei e mezza del mattino e vado via alle sei del pomeriggio, pensando solo a come migliorare la squadra. Quello che ha detto l'agente di Dennis non lo so, però anche a voi ho detto che l'espressione è un diritto di tutti. Poi si può essere d'accordo o no".

L'assenza di Schiattarella può cambiarvi tatticamente?

"Pasquale è un giocatore importante, chi lo sostituirà è altrettanto importante". 

A che punto è il Parma? Quanto vi manca per essere al massimo?

"A mio avviso siamo al 30% dell'idea che mi piacerebbe creare qua e che ho fatto anche quando non ero qui. Un passo avanti è stato fatto, il secondo tempo di Reggio Calabria non è arrivato per inerzia ma quella è la nostra strada. Lo vogliamo fare in tutte le gare, ma questo non vuol dire che lo faremo da domani. L'idea è quella di provare a fare quanto fatto nel secondo tempo di Reggio". 

Traore è pronto?

"Non lo so. Si sta riprendendo, inizia a stare bene e se è pronto già non penso. Per iniziare a fare parte del gruppo direi di sì. Inglese? Roberto sta bene, bisogna stare calmi con lui. Capisco l'ansia che c'è, Roberto è importante e abbiamo l'ansia di volerlo in campo. Quest'anno ha giocato gli stessi minuti dell'anno scorso, e siamo ad ottobre. E' normale che non sia brillante fisicamente, l'unica cosa che possiamo chiedergli è lavorare. Inglese lo conoscete meglio di me". 

Si può pensare ad un reintegro di Simone Iacoponi o altri?

"A Reggio Calabria giocavamo a tre con il pallone a nostro favore, nessuno era adattato perché c'erano Cobbaut, Danilo e Osorio. Senza palla Cobbaut si apriva e in passato l'ha fatto. Non mi sembra il momento di parlare dei fuori rosa, non è rispettoso nei confronti loro e di chi è qua".

A Reggio è mancato l'atteggiamento dei singoli? Viene in mente Man, ci ha parlato?

"Dennis fa parte di quel gruppo di ragazzi che dovrebbero fare la differenza e che soprattutto devono assumersi la responsabilità di fare la differenza. Parlo di lui, di Vazquez, di Danilo, di Osorio, di tutti questi giocatori importanti che devono assumersi la responsabilità dei giocatori importanti. E farlo non è dirlo, bisogna farlo. Vazquez? Lo state scoprendo ma è un giocatore forte". 

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