Palermo, Corini: "Non c'è alcuna gara spartiacque. Ai ragazzi ho fatto vedere Kobe Bryant"
Sfida fra squadre in difficoltà domani al 'Barbera'. In campo Palermo e Pisa. Queste le parole, nella consueta conferenza stampa della vigilia, del tecnico rosanero Eugenio Corini (fonte TuttoPalermo.net): " stiamo lavorando tutti insieme al meglio per uscire da questa brutta situazione. Vogliamo superare queste difficoltà che all’inizio non ci saremmo aspettati. Quello che ha reso difficile la situazione sono state le ultime due gare. Mi aspettavo una crescita della consapevolezza, perché venivamo da due settimane di ottimo lavoro, quando si sta cercando l’identità, la squadra deve cercare di trovare forza spostando l’inerzia dalla propria parte. Nelle gare contro il Sudtirol e la Ternana non è stato fatto. La squadra è stata messa sotto pressione, ma abbiamo i mezzi e la voglia per uscire da questa situazione. Abbiamo lavorato sulla costruzione a tre del Pisa, abbiamo lavorato su come pressare la loro costruzione del gioco. Stiamo cercando di capire come diventare più veloci ed efficaci davanti, perché a 25 metri dalla porta ci fermano. Dobbiamo reagire, mettere dentro tutto quello che abbiamo e possiamo farlo".
Spazio ad un punto sulla condizione di alcuni singoli: "Devetak? Non gioca da maggio e oggi, per me, non è in una condizione completa. Su Crivello ho fatto una scelta tecnica, poi ha avuto un problema al costato. Mateju è quello che adesso, in rosa, mi dà più sicurezza. E’ stata una settimana di concentrazione e dedizione".
Piccolo retroscena legato alla preparazione mentale della squadra al match di domani: "Ai ragazzi i ho fatto vedere un documentario di Kobe Bryant, per parlare del suo atteggiamento vincente, uno che ha saputo sporcarsi, nonostante il suo straordinario talento. Io ho cambiato mentalità a 28 anni, la tecnica l’avevo già, e da lì sono diventato una bestia. Io non accetto che si parli di leader, ognuno è leader di se stesso".
Infine la risposta del tecnico sull'importanza della gara: "Non c’è nessuna partita spartiacque. Io voglio vedere semplicemente una reazione, far vedere che ognuno ha messo qualcosa in più. Dobbiamo renderci conto di chi siamo oggi cioè una squadra che deve salvarsi, per chi vuole appoggiarci, noi ci siamo".