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Werner, l'uomo che ha osato dire no al Bayern. E che rilancia le ambizioni del Chelsea

di Gaetano Mocciaro
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Dopo un anno senza veri e propri acquisti (il riscatto di Kovacic, i rientri dai prestiti di Mount e Abraham, l'arrivo di Pulisic preso sei mesi prima) il Chelsea fa sul serio e incurante della pandemia, Roman Abramovich sta rimettendo mani al portafogli: a febbraio i blues hanno ufficializzato Hakim Ziyech dall'Ajax, affare da 40 milioni a salire fino a 44 a seconda degli obiettivi. Ora, contro ogni pronostico è in arrivo un altro pezzo da novanta: Timo Werner.

Il tedesco era seguito da mezza Europa: Barcellona, come alternativa a Lautaro Martinez. Inter, in caso di partenza dell'argentino. Liverpool, in cerca di una terza saetta da affiancare a Salah e Mané, e poi il Manchester United. Il Chelsea tra queste ha meno fascino come dimostrano gli addii in sequenza dei big (ieri Hazard, domani Willian) che cercano di fare "un passo in avanti". Ma evidentemente ha ritrovato ambizioni. Verrà pagata la clausola rescissoria (55 milioni) che sarebbe scaduta il 15 giugno.

Già ieri il tecnico Julian Nagelsmann aveva fatto capire che l'addio di Werner sarebbe stato probabile. Oliver Mintzlaff, CEO del Lipsia, ad aprile si era detto: "Estremamente tranquillo", forte di un contratto fino al 2023 siglato in estate. Bluffava evidentemente.

Questa stagione è la migliore in assoluto del centravanti, unico vero esponente della categoria in una Germania dove abbondano i trequartisti e le ali ma non c'è un vero e proprio bomber. 25 gol quest'anno in Bundesliga, record personale. Prima punta, seconda punta, esterno d'attacco con licenza di accentrarsi e concludere a rete. Accelerazione impressionante, da centometrista. E fiuto del gol, affinato negli anni. Si è presentato al palcoscenico tedesco con le stimmate da predestinato: esordio con lo Stoccarda a 17 anni, 4 mesi e 25 giorni che fanno di lui il più giovane debuttante della squadra. Qualche mese dopo, ancora minorenne, una doppietta: mai nessuno così giovane vi era riuscito in Bundesliga. Werner è stato il primo grande colpo del Lipsia, club giovanissimo che ha deciso di puntare sui giovani. Estate 2016, per lui vengono investiti 10 milioni di euro: ripagati subito con un primo campionato da 21 gol. Seguiti da un torneo da 13 reti, 16 e infine gli attuali 25 in aggiornamento. A novembre è già arrivato a toccare le 200 presenze nel massimo campionato, a 23 anni: nessuno ci era riuscito prima. La maturazione per poter fare lo "step" in più è completa. Il rinnovo in estate un atto di amore nei confronti di un club che lo ha valorizzato. E che è pronto a salutarlo. Ed è curiosa la destinazione, perché qualsiasi promessa del calcio tedesco è buona norma che passi prima al Bayern Monaco. Werner ha avuto altre idee, già manifestate da tempo: "Mi piacerebbe più una nuova sfida in un altro campionato, che una nuova in Bundesliga". Frasi che hanno lasciato il segno, se il CEO dei bavaresi Karl-Heinz Rummenigge risponde: "Non ho mai visto una giocatore fare una dichiarazione simile in risposta a delle voci". Il Chelsea, che dall'anno scorso punta molto sui giovani, può essere la soluzione ideale per continuare il percorso di crescita.

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Domenica 26 Maggio 2024
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