Vlahovic, il piano Juventus è quello di rinnovare per cinque anni a dieci milioni. Ma è dura
La doppietta di Dusan Vlahovic porta con sé una buona notizia per la Juventus, ma anche una cattiva. Perché se è vero che il serbo, dopo un anno abbastanza interlocutorio come quello scorso con solamente dieci gol, ora ha trovato finalmente una continuità di rendimento nonostante un tipo di gioco che non lo valuta abbastanza, dall'altro lato si alza la soglia di attenzione su di lui. Ci sono molti club che cercheranno l'attaccante nella prossima stagione e potrebbe arrivare anche un'offerta che non si può rifiutare. A unirsi a questo timore c'è anche il passaggio, dall'anno prossimo, a un ingaggio ancora più alto: da 8 milioni attuali a 12, circa 24 lordi. Cifra altissima e che può togliere risorse magari destinate ad altre cose. Già Rabiot ne guadagna 10 e forse chiederà un aumento per rinnovare ed essere (ancora) il più pagato.
Ecco perché l'idea della Juventus è quella di rinnovare a lunghissimo raggio, il massimo possibile, a dieci milioni di euro più bonus. Un contratto da cinquanta milioni invece che da ventiquattro per cercare di convincere il serbo. Difficile pensare che un Vlahovic che continua a giocare così possa prendere in considerazione la proposta: ha ancora due anni di contratto e, se le cose dovessero andare male, avrebbe ventisei anni al momento di una scadenza contrattuale distante due stagioni.
Insomma, come per Chiesa, la partita è aperta. Non è detto che, in caso di offerte monstre, la Juventus non possa decidere di sacrificare anche il serbo sull'altare della sostenibilità economica. Anche se significherebbe perdere un attaccante straordinario.