Tricella: "Derby d'Italia, importante per la Juve non perdere. McKennie uomo chiave"
TMW Radio
Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Roberto Tricella: "Alcaraz alla Juventus? Sinceramente non lo conosco e non ho modo di dire molto di più. Tutto sommato nella Juventus di quest’anno stanno facendo abbastanza bene tutti. Siamo passati da un McKennie che era stato praticamente venduto, retrocesso nella squadra dove era stato inviato… ora torna ed è indispensabile. Dove lo metti, sta. Mi ero veramente stupito che l’avessero lasciato andare via così”.
Passerà in secondo piano Miretti?
“Non penso che Miretti possa finire in secondo piano. Allegri ha la situazione sotto controllo e chi starà meglio giocherà. Ci saranno degli avvicendamenti. Le partite - obiettivamente - si giocano molto pure nell’ultima mezz’ora, con la possibilità per chi entra dalla panchina di diventare protagonista”.
Attesissimo Derby d’Italia…
“Reputo l’Inter da tre anni a questa parte la squadra con la miglior rosa. Per varie vicissitudini il primo anno ha perso il campionato. L’anno scorso a un certo punto ha privilegiato la Champions e sarebbe stato difficile rimontare il Napoli. Quest’anno si è presentata come doveva. Ha azzeccato tutti gli acquisti, sia i parametri zero che gli investimenti, come Frattesi dal Sassuolo. È anche vero però che nell’ultima gara all’Inter è andata bene a Firenze e alla Juve è andata male in casa con l’Empoli. I bianconeri sono quadrati: non è il Milan della situazione, che ha bisogno di fare almeno tre gol per vincere una partita. La Juve dà un’idea di solidità, anche se pure l’Inter - qualsiasi giocatore schieri - trova un meccanismo oliatissimo”.
Che deve fare la Juventus con Chiesa?
“Intanto sono un po’ dispiaciuto perché mio figlio ce l’ha al Fantacalcio. Chiesa è esplosivo e può risolvere le partite anche entrando in corsa. Arriva da annate complicate, con infortuni che sono partiti al ginocchio e poi si sono creati problemi muscolari. Il ginocchio si gonfia, è difficile valutare. Dovrebbero essere i sanitari a consigliare il board della Juventus su cosa fare. Lui può stare 10 anni alla Juve, per la cattiveria agonistica che ha, anche se dovrebbe iniziare a dosarsi. Ha una caratteristica che farà sempre comodo, indipendentemente dallo stato di forma: salta l’uomo… oggi è una rarità e non solo alla Juventus”.