Torino, Bellanova out e Pedersen in: il saldo di Cairo con gli esterni è +19 milioni
Quasi come un fulmine a ciel sereno, il Toro rischia seriamente di perdere Raoul Bellanova. O meglio, lo ha praticamente perso: servirebbe una sorta di clamoroso dietrofront del giocatore, come accaduto giusto un anno fa di questi tempi con Buongiorno. Si era tirato un enorme sospiro di sollievo quando la Roma aveva deciso di abbandonare la pista e di virare con decisione su Assignon del Rennes, ora però c’è l’Atalanta che sta affondando per il classe 2000. E gli orobici hanno praticamente chiuso l’operazione, con un’offerta intorno ai 20 milioni di euro più bonus che erano quelli richiesti dal presidente Urbano Cairo per far partire il gioiellino. “Sono un professionista e ora sono concentrato sul Torino, poi se un giorno dovrò cambiare maglia ci penserò: oggi penso solo a questa squadra” diceva Bellanova giusto quattro giorni fa, nella conferenza stampa post-Milan. E quel giorno potrebbe anche essere arrivato, perché ad alimentare i sospetti di fumata bianca con l’Atalanta c’è anche un altro particolare: da via Viotti, infatti, hanno già bloccato l’alternativa.
Il Toro e il Feyenoord sono all’atto conclusivo nella trattativa per Marcus Pedersen con la formula del prestito a un milione e il riscatto fissato a poco meno di quattro. Il norvegese, classe 2000, non è un nome nuovo: da una parte perché già in passato era stato accostato ai granata, dall’altra perché è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Ha giocato in serie A giusto l’anno scorso, al Sassuolo, in una stagione sfortunata e deludente a livello personale e di squadra. Pedersen ha collezionato 30 presenze con zero gol, ma soprattutto ha concluso l’annata con il dramma della caduta in serie B. Il Toro rischia di passare dal futuro esterno della Nazionale azzurrra, Bellanova, a un giocatore retrocesso tra i cadetti, Pedersen appunto. E sui social i tifosi sono furibondi, già “scottati” dall’addio di Buongiorno e scettici su un mercato in ritardo e che non convince. E, soprattutto, per il nuovo saldo per il presidente Cairo: tra la cessione di Bellanova e l’acquisto di Pedersen, basta fare 20 milioni meno uno. Che vuol dire 19 milioni, da aggiungere ai circa 40 per Buongiorno, mentre tra le spese va segnalata soltanto la decina spesa per Coco.