Menù Notizie

TMW - Ranocchia: "Il lavoro di Spalletti all'Inter fu sottovalutato. Così mi convinse a restare"

di Raimondo De Magistris
Foto

Andrea Ranocchia ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di 'Tuttomercatoweb.com'. E nel corso del botta e risposta, l'ex difensore dell'Inter s'è a lungo soffermato sul suo rapporto con Luciano Spalletti.

Il lavoro di Spalletti all'Inter è stato sottovalutato?
"Non è stato apprezzato abbastanza il suo lavoro. Lui mette le basi. E' difficile che una squadra da un anno all'altro prima arriva settima e poi vince lo Scudetto. Il Napoli è stato costruito negli anni, arriva sempre lì: secondo, terzo, secondo, poi terzo... E quest'anno sta facendo meglio. Ma sì, all'Inter il lavoro di Spalletti è stato molto sottovalutato".

Nell'anno in cui tornare in Champions scoppia il caso Icardi. Quanto è stato difficile gestirlo?
"Molto difficile. La verità è che non avrei voluto essere nei suoi panni. Però è stato bravo, ha raggiunto l'obiettivo di arrivare tra le prime quattro. Con un'ultima partita particolare, piena di emozioni, ma anche lì alla fine ce l'abbiamo fatta".

Fino al primo anno con Mancini giochi titolare, poi quando rientri dai prestiti sei un comprimario. Perché a un certo punto accetti questo nuovo ruolo?
"I sei mesi in Inghilterra mi hanno un po' aperto gli occhi, mi hanno fatto capire che c'è anche un altro modo di vivere e intendere il calcio. Quella è stata una bellissima esperienza. Quando sono tornato dall'Hull City non sapevo se sarei rimasto o meno, era appena arrivato Spalletti. Dopo un po' Luciano mi dice: 'Guarda che io sono contento se rimani, mi dai una mano'. S'è creato subito un bel rapporto personale: anche oggi io lo sento due-tre volte al mese, ci scriviamo. Il rapporto umano è molto importante per me, più di quella professionale. Perché poi ho sempre pensato che, una volta smesso, quei rapporti sarebbero rimasti. E oggi è così, vuol dire che qualcosa di buono l'hai dimostrato, Ma non a giocare perché a giocare in Serie A sono tutti bravi, dico a livello umano. Il calcio è un ambiente difficile e io nella mia carriera ho sempre privilegiato i rapporti personali".

E con Spalletti questo bel rapporto umano si crea subito
"Dopo quel discorso io sono andato a parlare con la società. Anche loro erano contenti della mia eventuale permanenza e quindi a quel punto sono rimasto. Poi dopo s'è istaurato un altro tipo di rapporto, perché ci tenevo a vincere con l'Inter. E dopo Spalletti è arrivato Conte, erano tanti anni che glielo dicevo e alla fine è davvero arrivato. Poi vinci il campionato e quando vinci ci stai bene, anche se non giochi 40 partite. Col gruppo stavo benissimo, l'ambiente era ideale e la mia famiglia stava bene a Milano. C'era la possibilità di vincere trofei e a quel punto non mi è più venuto in mente di andare via".

Altre notizie
Mercoledì 24 Aprile 2024
09:45 Serie A Inter, Gudmundsson o Zirkzee: il colpo estivo sarà in attacco. Ecco chi lo finanzierà 09:41 Calcio femminile Guardiola e l'offerta a Bonmati: "Se sarò presidente del Barça ti prenderò come ds" 09:38 Serie AVideo "Felici per la finale ma dobbiamo migliorare". Rivedi Perin dopo Lazio-Juventus 2-1 09:34 Serie A Tevez, malore e accertamenti in ospedale: l'Apache ricoverato a Buenos Aires 09:30 Serie A Castellanos, i due gol non bastano: "Ma siamo orgogliosi. E sento la fiducia di Tudor"
09:30 La Giovane Italia Inzaghi colpito da Mancuso: il talento nerazzurro si allena con la Prima Squadra 09:26 Calcio estero Mbappé sarà il '9' del Real Madrid: "Con la Scarpa d'Oro più facile vincere anche il Pallone d'Oro" 09:25 Le Statistiche Ioannou ha pareggiato i conti fra Sampdoria e Como 09:23 Serie A Napoli, un mese alla rivoluzione: i tre nomi caldi per la panchina, poi restyling all'organico 09:19 Serie C Quando le disgrazie chiamano disgrazie. Alessandria e Brindisi penalizzate anche in D 09:15 Serie A Milan, dalle cessioni il tesoretto per il mercato? Fissato il prezzo (a nove cifre) di due big 09:12 Calcio estero Oltre un miliardo di spesa e l'Europa (ancora) lontana: altra umiliazione per il Chelsea 09:10 Serie ASondaggio Inter campione, chi è stato il migliore? Vota il sondaggio sui social di TMW 09:08 Serie A Juventus, Milik bomber di coppa: un gol ogni 37'. Ora serve uno sprint in campionato 09:04 Serie B Il comasco doc e quello ‘di fatto’. I lariani volano col duo Cutrone-Gabrielloni 09:00 Serie A La Lazio domina, vince ma viene eliminata. Marusic: "Siamo fiduciosi per il futuro" 08:58 Rassegna stampa Le aperture spagnole - Bernardo Silva al Barça si può, Mbappé verso la '9' del Real 08:57 L'Angolo di Calcio2000 Cronaca di una serata (da Scudetto) indimenticabile… Ha ragione Marotta? 08:53 Rassegna stampa Le aperture inglesi - L'Arsenal batte 5-0 il Chelsea e allunga in testa alla Premier 08:48 Rassegna stampa PSG ad un passo dal titolo, L'Equipe titola in prima pagina: "Palloni da partita" 08:45 Serie DEsclusiva TMW Ds L'Aquila: "Il Campobasso ha il pallino del gioco. Ma se arriva la C, siamo pronti" 08:45 Editoriale Inter e lo scudetto del tecnico senza speranza. Milan e la battaglia per sostituire Pioli (con Zirkzee in arrivo). Il buon esempio di De Rossi e Barella. E la resistenza della Juve di Allegri (ma Giuntoli…) 08:43 Rassegna stampa Napoli, per l'attacco c'è anche Mateo Retegui. A centrocampo spunta Brescianini 08:38 Rassegna stampa Castellini su Milinkovic-Savic: "Non elegante, ma forte moralmente. Futuro? Dipende dal Toro" 08:33 Rassegna stampa Il Genoa guarda al futuro e ai rinnovi: sul tavolo anche il prolungamento di Gilardino 08:30 Serie A Italiano bestia nera di Gasperini, ma per rivedere Roma la Fiorentina non può sbagliare nulla 08:28 Rassegna stampa Roma, c’è il via libera per N'Dicka: De Rossi vuole riaverlo tra Napoli e Leverkusen 08:23 Rassegna stampa Napoli, casting per la panchina azzurra: spunta anche Marco Rose del Lipsia 08:18 Rassegna stampa Severgnini sull'Inter tricolore e su Inzaghi: "Bella da vedere, Simone il re della pazienza" 08:15 Serie A Il nuovo crack del calcio brasiliano gioca in difesa: in casa San Paolo cresce il prossimo Cafu?