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TMW RADIO - Sconcerti: "L'Inter ha problemi dietro e singoli involuti. Fiorentina, troppe illusioni"

di Dimitri Conti
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Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando dall'impegno della Juventus in Champions League contro la Dinamo Kiev: "Le partite di Champions sono sei, e ognuna vale tanto. Questa trasferta in Ucraina vede uno stadio abbastanza occupato, seppur con distanziamento: è una partita che porta a una verifica importante per la Juve. Già da questi minuti vedo una Juve diversa da quella in emergenza e sbagliata di Crotone, poi vediamo come va a finire".

Stasera un bel test anche per la Lazio.
"Quella di questa sera è una partita molto equilibrata, e dalla Lazio mi aspetto sempre uno stacco. Da dopo il lockdown è stata una squadra lenta, e si è confermata tale in queste prime partite. Luis Alberto è meno rapido di pensiero e di gioco, Milinkovic-Savic va a sprazzi e manca anche Leiva: questo centrocampo a scartamento ridotto fa mancare anche Immobile. Una sfida come quella col Borussia Dortmund li può rimettere in partita".

Servirà vedere anche un Immobile in veste europea anche per la Nazionale?
"Indubbio, anche se Belotti sta crescendo e Caputo si sta confermando. Quello del centravanti mi sembra un problema abbastanza comune: la Juve per sostituire Higuain per esempio si è rifugiata in Morata, ottima scelta ma non eccezionale. Migliorare Immobile per me è molto difficile, lui si deve adattare al gioco della Nazionale: lui è prima punta ma non centravanti come gli altri due. Credo sia questo a procurargli problemi in azzurro. Certo, il gol sbagliato con l'Olanda era un gol alla Immobile... Un errore che in campionato non avrebbe commesso".

C'è qualche problema difensivo in casa Inter?
"Sono evidenti, e li abbiamo visti contro la Fiorentina e il Milan. C'è da dire anche che la difesa titolare è stata schierata poche volte, ma va anche detto che chi deve vincere il campionato non può avere troppa differenze tra titolari e riserve. Vedo però troppi giocatori tatticamente involuti, gli avversari passano di lato a Kolarov e De Vrij, ci sono piazzamenti e tempi sbagliati. Quando vedi un 36enne come Kolarov fare un fallo come ha fatto su Ibra in piena area, è segno evidente di nervosismo: un giocatore esperto sa che non deve farlo".

Cosa pensa della conferma di Iachini sulla panchina della Fiorentina?
"Ho paura che si debba avere sempre bisogno di un nemico, di qualcuno da odiare. In questo momento tocca a Iachini e Pradè... Temo che sia molto difficile cambiare allenatore, sarebbe un pessimo inizio di vera gestione essere al terzo allenatore in un anno, oltre a essere discretamente costoso. Quando sento parlare di Sarri ho molti dubbi: avrebbe bisogno di un progetto quantomeno triennale, non è uomo da sostituzioni in corsa. Dovresti cominciare a mettergli a disposizione qualche elemento diverso già da gennaio. Si può anche giocar male, ma in questo momento non stiamo giocando: vedo troppe illusioni sulla qualità media della squadra, e se non basta essere il settimo monte ingaggi, allora significa che qualcosa è stato sbagliato. Il monte stipendi poi è pieno di montagne, si passa da Ribery a Montiel: sono quaranta volte tanto di stipendio. La scelta di Iachini era inevitabile, ma sapevamo anche che sarebbe finita così: a questo punto la vedo complicata".

Come lo vede questo calcio europeo con molte prime a sorpresa?
"Il calcio del post-lockdown è stato pieno di sorprese. Nelle ultime 157 partite, tutte quelle dopo la sosta, sono stati segnati quasi quattro gol di media a partita: mai successo nella storia. Gli inglesi sono anche oltre i quattro... Gli stadi vuoti stanno cambiando e hanno cambiato profondamente il calcio, accentuando le possibilità dei difensori, i quali hanno dei riflessi in seconda battuta, i movimenti non li fanno loro, glieli detta l'attaccante. Nel silenzio tendono molto a distrarsi: quando si segna molto di più significa anche subire molto di più. Il disordine crea più gol: i dati di tutta Europa ci portano a questo tipo di conclusione, e cito anche i sette gol subiti dal Liverpool in campionato o gli otto presi dal Barcellona in Champions in agosto. Il silenzio porta a degli eccessi".

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Venerdì 3 Maggio 2024
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