Sentenza Giroud, il Milan espugna il "Maradona" e balza solitario al comando della classifica
Il Milan espugna il "Maradona", vince a Napoli per il secondo anno consecutivo e si prende la testa della classifica, spazzando via le brutte prestazioni e altrettanti brutti risultati contro Salernitana e Udinese. La decide Giroud, ancora una volta provvidenziale in uno scontro diretto.
LE SCELTE DEI TECNICI - Un solo cambio per Spalletti rispetto alla vincente trasferta dell'Olimpico, col ritorno in cabina di regia di Lobotka. Pioli dà fiducia a Kalulu al fianco di Tomori a seguito dell'infortunio di Romagnoli, a centrocampo affianca Bennacer a Tonali avanzando Kessié sulla linea dei trequarti a pressare alto il regista partenopeo. Messias vince il ballottaggio con Saelemaekers. Napoli e Milan ritrovano Lozano e Ibrahimovic, la cui ultima presenza risale al 23 gennaio. Entrambi si accomodano in panchina.
RITMI ALTI MA POCHE OCCASIONI - Partita che si gioca a ritmi alti da subito, a viso aperto, con il Napoli a tenere il piglio del gioco per la prima mezz'ora e lo dimostra la grande differenza di possesso palla. Fabian e Lobotka orchestrano la manovra, verticalizzano spesso alla ricerca di Osimhen, osservato speciale di Tomori e Kalulu. Milan che cresce alla distanza, lasciando prevalentemente l'iniziativa ai padroni di casa, per poi agire di ripartenza e cercando soprattutto la corsia sinistra dove la velocità di Théo Hernndez e l'estro di Leao possono fare la differenza. Rossoneri che reclamano un rigore nei primi minuti per un intervento di Koulibaly su Bennacer, lo stesso il Napoli con Tomori su Osimhen ma l'arbitro Orsato che opta per un arbitraggio all'inglese adotta lo stesso metro. Pochi gli interventi dei portieri, l'unica parata degna di nota la fa Ospina su un colpo di testa di Messias dagli sviluppi di un corner, ma l'azione era già stata interrotta. Fiocca qualche ammonizione nel finale della prima frazione di gara: prima vengono sanzionati Koulibaly e Rrahmani, il primo per un brutto intervento su Giroud. Poi lo stesso francese rimedia l'ammonizione per uno scontro in area con Ospina.
SENTENZA GIROUD - Il trend della seconda parte della prima frazione prosegue anche nella ripresa: il Milan spinge con maggior insistenza e impiega 4' per segnare: dagli sviluppi di una punizione Calabria prova la botta dalla distanza e trova la deviazione decisiva di Giroud. Il francese, che non aveva mai tirato in porta si conferma tremendamente efficace e segna il suo primo gol stagionale lontano da San Siro. Le squadre a questo punto si allugano, ma nessuna riesce mai a impegnare i portieri. Aumenta anche il nervosismo, Osimhen e Théo si beccano, la rissa viene fortunatamente scongiurata. Spalletti si gioca la carta Lozano, non basta. Alla fine a inquadrare la porta è solo Théo, che trova la grande risposta di Ospina.
PIOLI BATTE PER LA PRIMA VOLTA SPALLETTI - Stefano Pioli vince per la prima volta contro Luciano Spalletti e lo fa al dodicesimo tentativo, nella partita più importante: "Spero che arrivi prima o poi... meglio prima" aveva dichiarato in conferenza stampa. Eccolo accontentato. E il Milan guarda di nuovo tutti dall'alto al basso, in solitaria (anche se l'Inter deve recuperare una partita) e dimostrando per l'ennesima volta di come nelle gare che contano davvero c'è sempre.