Schema nuovo e l'impatto dei neoacquisti: il Genoa di Prandelli convince
Cinque punti in tre partite. Quattro dei quali con squadre in lotta per la retrocessione. Il Genoa targato Prandelli sta piano piano acquisendo consapevolezza e sta mettendo fieno in cascina per poter guardare con più fiducia ad una seconda parte di stagione. La partenza di Piatek aveva gettato nello sconforto i più. Il polacco era un elemento cardine del gioco rossoblu, capace con i suoi gol di portare 12 dei 20 punti conquistati nel girone di andata. Il cambio di rotta però è arrivato complice anche il ritiro spagnolo di gennaio dove il tecnico di Orzinuovi ha potuto testare il gruppo ed iniziare ad inculcare i primi dettami tattici. In primis il cambio di modulo graduale. Dal 3-5-2 del finale del girone di andata ad un più “scolastico” 4-4-2 con Lazovic e Bessa sulle corsie laterali e Biraschi e Criscito allargati sulle fasce. A Bologna invece, dove il Grifone ha conquistato un punto importantissimo, Prandelli ha schierato la squadra con un 4-3-3 con Veloso play, Lerager e Radovanovic ai lati e Lazovic a far parte del tridente con Sanabria e Kouamé.
L’IMPATTO DEI NUOVI - Il mercato non si può dire sia stato statico per il club di Enrico Preziosi. La partenza di Piatek, lo si è detto in tutte le salse, è stata l’operazione più roboante ma ci sono stati innesti mirati a migliorare il roster a disposizione del mister. A centrocampo sono arrivati Lerager e Radovanovic, il primo per dare più inserimenti in area avversaria, il secondo per fare legna a centrocampo, mentre in attacco il Pistolero è stato rimpiazzato da Tony Sanabria. L’attaccante paraguaiano ha impiegato pochissimo a timbrare il cartellino sigillando il match del “Castellani” contro l’Empoli e poi pareggiando i conti contro il Sassuolo. Due gol in tre partite sono un biglietto da visita mica male per l’ex Betis Siviglia. Al “Dall’Ara” invece è toccato al centrocampista danese ex Bordeaux andare a segno con un colpo di testa su calcio d’angolo. Con la sua rete il bottino dei nuovi arrivati sale a tre marcature sulle cinque realizzate dall’apertura del mercato di gennaio. Un dato importante per il Genoa. Che ora può puntare ad un girone di ritorno più tranquillo.