Roma, questo De Rossi è il futuro. Al cellulare non pensa, ma prima o poi squillerà
Rinnovare il contratto con la Roma è l'ultimo pensiero di Daniele De Rossi. L'ex centrocampista, che oggi allena i giallorossi dopo l'esonero di José Mourinho, lo ha detto chiaramente dopo il largo successo sul Brighton di De Zerbi: "Io so che adesso voi cominciate, conosco questa città. È l'ultimo dei miei pensieri, sto facendo un lavoro che mi piace, in un posto che mi piace, con soddisfazioni che non sapevo di togliermi in così poco tempo. Fra pochi giorni siamo contro un altro allenatore speciale (Italiano della Fiorentina, ndr), se fra una settimana andiamo là pensando di essere già passati ci spaccano".
Conosce questa città… È uno dei vantaggi di DDR futuro allenatore della Roma. A tempo pieno, non a interim né come traghettatore. È questo il ruolo che De Rossi è arrivato a svolgere: prendere i capitolini, in crisi non più solo di gioco ma anche di risultati, e portarli fino al termine della stagione. Lo sta svolgendo alla perfezione, meglio del portoghese che aveva definitivamente rotto con la squadra: ha perso solo con l'Inter, ma nel 2024 lo hanno fatto tutti. Ha portato la Roma, almeno per ora, al quinto posto: oggi come oggi, ed è quasi sicuro che alla fine sarà così, vale la Champions League. E proprio qui sta il punto.
Come non confermare De Rossi? È una risposta retorica, fatta oggi. Se da un lato club e tecnico hanno iniziato un percorso con determinati presupposti - il primo: che fosse di breve durata - separarsi sarebbe molto complicato, se dovesse finire come le ultime uscite fanno pensare. Chiariamo: anche l'allenatore, proprio perché conosce bene la sua città, potrebbe avere il legittimo timore di "bruciarsi" sulle ali dell'entusiasmo. Lato club, però, quel cellulare prima o poi suonerà, se continua così.