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Pioli: "Ibra? Il centravanti è condizionato dalla squadra. Ha chiesto lui il cambio dopo un crampo"

di Luca Chiarini
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Il Milan incassa un sonoro tre a zero nel derby contro l'Inter e perde terreno dalla vetta. Dopo il fischio finale, il tecnico rossonero Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di DAZN. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Cos'ha pesato di più oggi?
"Sicuramente è pesato molto il gol subito dopo cinque minuti. Poi abbiamo fatto fatica a trovare ritmo e quella qualità che ci poteva servire per trovare spazio. Nel primo tempo c'è mancato sicuramente ritmo, tutto quello che invece abbiamo messo nella ripresa: non siamo riusciti a segnare nel nostro momento migliore, sul secondo gol dovevamo fermare l'azione prima. Sul secondo tempo non ho nulla da dire, nel primo potevamo fare di più".

È mancato un po' l'apporto di Ibrahimovic?
"Un centravanti viene condizionato dalla prestazione della squadra. Nel primo tempo abbiamo creato poco, anche se abbiamo avuto diverse situazioni nelle quali non c'è stata precisione nell'ultimo passaggio. Nel secondo tempo abbiamo avuto tane occasioni, Handanovic era da molto che non parava così tanto e così bene. La squadra ha messo tutto sul campo, è stata una settimana difficile, ma ci riprenderemo".

Oggi è mancata la qualità della riconquista della palla alta. In avvio cosa non ha funzionato?
"Sicuramente l'Inter prende posizioni non facili per noi in fase di costruzione. Avevamo scelto di portarli da una parte o dall'altra, ma non ci siamo riusciti. Non siamo stati aggressivi perché non volevamo avere troppo due contro due, quando siamo stati aggressivi qualcosa l'abbiamo concesso. Ma la loro qualità e la loro gestione è sempre molto precisa, quindi non è semplice portargli via il pallone".

Non possono essere due settimane a cambiare il giudizio su di voi. Adesso è più semplice o più difficile?
"La nostra forza è sempre stata l'equilibrio, credere nel nostro lavoro. Se qualche tempo fa ci avessero detto che a questo punto saremmo stati secondi avremmo fatto i salti di gioia. Ma questo non deve soddisfarci, volevamo ottenere di più, anche se questo non deve farci scordare il nostro percorso. Questo ci deve insegnare che dalla prossima partita dobbiamo fare qualcosa in più, anche se la partita sbagliata è stata con lo Spezia, non quella di oggi, perché la partita l'abbiamo fatta con serietà e generosità. Bisogna tornare ad alzare il livello, mantenendo molta lucidità e positività, valutando bene le cose. Quando perdi devi lavorare di più e lavorare meglio".

Dovete essere curiosi di quello che sarà il vostro futuro, chiudendo una pagina e aprendone un'altra.
"Sono perfettamente d'accordo".

C'è un tema fisico in questo momento? L'Europa porta via molte energie...
"I dati che abbiamo non sono inferiori ai nostri avversari. Ma siamo stati l'unica squadra che ha fatto i preliminari, per un periodo abbiamo avuto qualche infortunio in più, e qualcuno ha giocato troppo, mentre chi era infortunato deve trovare la condizione. Sono passaggi naturali durante una stagione, dobbiamo essere positivi nel nostro lavoro. È stata una settimana difficile, la prima veramente negativa della stagione, per i risultati, nonostante quello di giovedì sia positivo".

Perché ha sostituito Ibra?
"Ha chiesto lui il cambio, ha avuto un crampo al polpaccio e non era più in grado di scattare. Vedremo per giovedì prossimo e per le prossime gare".

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