O'Riley e Cabal ora, Buongiorno e non solo prima: Giuntoli e il mercato degli 'sgambetti'
Il mercato è fatto di offerte, di soldi, di rilanci, ma anche di partite a scacchi. Perché se una società X è pronta a prendere un determinato giocatore dalla squadra Y, a una cifra prefissata, e tutto sembra filare liscio, ecco che se la società Z si inserisce e promette offerte più alte, ingolosisce il giocatore e allora... Il prezzo lievita. La trattativa iniziale si complica. Funziona così da sempre, e dietro le quinte di questi 'sgambetti' può esserci una doppia via. Infastidire e complicare i piani tecnici ed economici della rivale ma pure sfruttare un'occasione interessante. E in questa estate, per adesso, la Juventus è la formazione che più di ogni altra si sta adoperando su questo doppio fronte.
Tra Koopmeiners e O'Riley
La Juventus, non è un mistero, da lungo tempo segue con grande interesse, forza e volontà Teun Koopmeiners dell'Atalanta. Che per cederlo continua a chiedere 60 milioni di euro senza accettare contropartite tecniche. Intanto la Dea, conscia della volontà del calciatore olandese di lasciare Bergamo in estate, lavora per l'erede e Matt O'Riley del Celtic Glasgow è il primo nome su cui la dirigenza lavora da tempo. Così Cristiano Giuntoli si è inserito sull'ipotesi, prendendo contatti con entourage e scozzesi. Azione di disturbo? Interesse concreto? Sembra la prima, ma in una partita a poker, non ci sono mai certezze.
L'inserimento per Cabal e quello per Buongiorno
Di ieri la notizia dell'inserimento della Juventus per Juan Cabal dell'Hellas Verona. Gli scaligeri chiedono 10 milioni per il difensore, l'Inter è avanti nella corsa al giocatore ma la Juve prima vuole cedere i giocatori in uscita nella rosa (da Arthur a Filip Kostic, da Federico Chiesa a Matias Soulé fino a Mattia De Sciglio) e poi prendere rinforzi. E uno di questi è in difesa. Che sia davvero Cabal? Infine Alessandro Buongiorno. Il Napoli era a un passo, la Juve si è inserita e quando la squadra X ha l'accordo col giocatore Z e... Insomma, la storia la conoscete.