Nicola si traveste ancora una volta da Mr. Wolf e salva l'Empoli
Chiamatelo Mr. Wolf, perché ovunque vada risolve problemi. Davide Nicola lo ha fatto di nuovo. A gennaio l'Empoli lo ha chiamato in soccorso, per ridestare una squadra che sembrava appiattita e poco convinta. In pochi mesi Nicola ha saputo toccare le corde giuste, convincendo i propri giocatori dei suoi metodi di lavoro e della sua mentalità in campo.
Ha ridato luce alla squadra, che in mezzo a mille difficoltà, ha saputo far quadrato e arrivare all'ultimo atto della stagione con il destino nelle proprie mani. La salvezza è principalmente merito suo, perché grazie alla carica agonistica che ha trasmesso è riuscito a far passare in secondo piano gli errori di valutazione commessi dalla società durante i due mercati, quello estivo e quello invernale.
L'Empoli ha voluto fortemente questa salvezza. Non si è mai arresa, ha sofferto, stretto i denti, imprecato contro la sfortuna o l'imprecisione. Ma il gol allo scadere di Niang ha addolcito tutto, rendendo speciale e magica una serata che è già entrata nella storia. Mai l'Empoli aveva conquistato la salvezza al terzo anno di permanenza in A, mai l'aveva raggiunta all'ultimo tuffo tra le mura amiche. Nella stagione 1986/87 il gol di Osio aveva spalancato le porte della riconferma nel massimo campionato, ma la vittoria era stata ottenuta sul campo del Como. L'Empoli si è guadagnato un altro giro nella giostra della Serie A, e per una città di 50.000 non è poco.