Napoli, non si può giocare meglio di così: il terzo gol è uno spot per il calcio italiano
Meglio di così è francamente impossibile. Il Napoli regala ancora spettacolo - non solo ai tifosi partenopei, ma agli appassionati di tutta Italia ed anche oltre i confini dove è diventato attrazione - con un'altra prova di puro calcio-spettacolo rifilando quattro reti ad un Torino apparso persino in una sua buona versione. Quella del Napoli è la 30esima vittoria stagionale tra campionato e Champions e vale il +19 sulla seconda che permetterà agli azzurri di gestire al meglio le prossime gare prima del doppio confronto Champions contro il Milan.
Le individualità
Nella prima mezz'ora c'è bisogno della coppia meravigliosa Osimhen-Kvaratskhelia per indirizzare la gara perché il Torino è vivo e si vede anche dalle parti di Meret: anche riuscendo nell'impresa di fare quasi match pari con gli azzurri, bisogna fare i conti col nigeriano che sale più in alto di tutti su corner e col georgiano che si procura il rigore dopo un controllo meraviglioso. A quel punto la gara diventa accademia, l'ennesima esibizione degli azzurri eludendo gli uno contro uno del Torino con cambi di posizione e uno-due negli spazi d'altissimo livello.
Il terzo gol spot per il calcio italiano
Parte da una giocata di Anguissa per eludere la marcatura prima del cambio gioco di Di Lorenzo e viene impreziosito da Kvara, Olivera e Osimhen. Una rete che finisce per esaltare anche Spalletti: "Lo porterò con me... era una rimessa laterale in zona destra ma Di Lorenzo è stato un extraterrestre e ha creato apertura per lo sviluppo sulla sinistra. Kvara ha aspettato Olivera, mettendoci la sua leggerezza, e poi il cross perfetto... Il drago (Osimhen, ndr) sappiamo che in area ha due teste". Un drago da 21 gol in campionato (la media di un gol ogni 90 minuti), 25 in stagione.