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LIVE TMW - Inter, Conte: "VAR, ho perso fiducia. Lautaro? Guardo al presente"

di Alessandro Rimi
Fonte: Inviato ad Appiano Gentile (CO)
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© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport

13.45 - Ultime tre partite prima della sosta, tutte di fondamentale importanza per rimanere attaccati alla Juventus e provare a superare il turno in Champions League. L'Inter, dopo la sofferta vittoria di Brescia, si prepara ad affrontare a Bologna la seconda trasferta di fila. Tra poco il tecnico nerazzurro, Antonio Conte, parlerà in conferenza stampa dal Suning Training Centre di Appiano Gentile. Segui la conferenza LIVE su TuttoMercatoWeb.com

14.04 - Iniziata la conferenza stampa di Antonio Conte

Il Bologna arriva ferito, ma resta un avversario tosto: cosa si aspetta di vedere in campo dalla sua squadra?
"Affrontiamo una squadra ottima e intensa che fa grande pressione. Nonostante la battuta d'arresto di Cagliari è in forma. La prepareremo bene, dovremo dare tutti il cento per cento"

È soddisfatto di Lautaro? Teme il Barcellona per il suo futuro?
"Guardiamo al presente per costruire il futuro. Lui sta lavorando bene, ha fatto ottimi progressi a altri ancora può farne perché ha solo 22 anni. Deve continuare a lavorare. Escono talmente tante notizie di mercato che non può essere un problema, in questo momento per me le preoccupazioni sono altre"

Ci sono tante polemiche sul VAR: che consiglio vorrebbe dare agli arbitri?
"È difficile, non viene utilizzato nella stessa maniera da tutti. Per le cose grosse è importante averlo, è già una grande cosa. L'anno scorso ero più fiducioso perché oggi non si capisce il metro di giudizio. C'è una situazione di precarietà, di instabilità. Difficile davvero commentare: fossi un arbitro, avendo a disposizione la tecnologia, prenderei sì decisioni ma poi le rimetterei sempre nelle mani del VAR. Arbitrerei con più serenità, conscio che la struttura alle mie spalle è comunque pronta a correggermi. L'arbitro ha la possibilità di scendere in campo sereno, sapendo che la tecnologia può aiutarlo. Devono essere tutti sereni, ma mi rendo conto che non è semplice fare l'arbitro"

Mantiene ancora quell'uno per cento di speranza di arrivare fino in fondo?
"Noi dobbiamo cercare di fare del nostro meglio, come ha detto Gasperini parlare di scudetto è solo un aspetto mediatico. Questo vale anche per noi. Sappiamo quali sono i nostri pregi e difetti sui quali lavorare ogni giorno per poter migliorare. Ripeto: dobbiamo guardare a noi e uscire sempre con la maglia sudata. Oggi è difficile parlare di altre cose, se lo facessi non sarei serio"

Quali innesti dovrebbero arrivare perché lei possa essere meno preoccupato?
"Devo parlarne con la società, non certo qui. Può anche darsi che mi sbaglio, che qualcuno veda le cose in maniera differente. C'è sintonia tra di noi, ma sappiamo quanto ancora dobbiamo lavorare. Il nostro percorso inizia quest'anno, abbiamo cambiato tre giocatori in passato fondamentali per questo club, perciò ci vorrà tempo. Non c'è nessuna bacchetta magica, ma la disponibilità da parte del gruppo sì. Ed è totale"

Dopo la vittoria con il Genoa, CR7 ha detto che la Juve aveva faticato a causa della pressione dell'Inter: è un primo step per la sua squadra?
"Sicuramente per noi l'obiettivo è essere credibili, diventarlo nel tempo. Un modo per far capire agli altri che stiamo facendo il percorso giusto. Questa idea credo sia già stata in qualche modo trasferita per quanto fatto fino a oggi. Staremo attenti, sia quando le cose non andranno bene sia quando invece si, ma in ogni caso servirà equilibrio. Aspetto questo necessario per tornare a vincere"

Disse dopo Brescia che in quattro mesi aveva già capito come stessero le cose in passato in questa squadra: quali sono queste cose di cui parlava?
"Non ho detto cose diverse rispetto a quanto farebbe qualunque allenatore che, per la prima volta, entra in un nuovo club. Quando arrivi, puoi dare solo indicazioni parziali, serve sempre il confronto con il club per andare sempre avanti e mai indietro"

Domani guarderà il derby di Torino con occhi granata?
"Non farò polemica come desiderate, guarderò solo al Bologna e ai potenziali tre punti da conquistare"

Lautaro può diventare come qualcuno che ha allenato o conosciuto in passato?
"Ogni volta che parlate bene di un giocatore, quello poi canna la partita. L'anno scorso Martinez ha giocato poco, quest'anno sta giocando di più e accanto ad un attaccante con il quale si trova molto bene. Deve cercare di essere più cattivo quando ha un'occasione da gol, questo fanno i top player. È un processo di crescita, ha voglia di lavorare. Starà a lui farlo in un certo modo. Io voglio migliorare i miei giocatori, il mio lavoro è esattamente questo, ma la sua crescita dipende solo ed esclusivamente dal giocatore"

Cosa manca a Lazaro per dare di più? È vera l'ipotesi di un prestito?
"Valentino in passato è stato visto più volte, in Nazionale è uno dei più promettenti. Sicuramente nell'Hertha non ci sono le pressioni che ha trovato a Milano. Sta lavorando, bisognerà dargli la possibilità di partire dall'inizio e giocarsi le sue carte. Abbiamo fatto un grande investimento per lui, rispetto alla sua età 22 milioni non sono pochi. Speriamo possa venire fuori. Anche su Sensi abbiamo fatto degli investimenti, l'anno scorso nel Sassuolo non era neanche un titolare inamovibile. Barella lo abbiamo preso dal Cagliari. Qualcuno evidentemente ha dato risposte più rapide"

Come ha trovato il gruppo dopo il giorno di riposo?
"Non è la prima volta che accade. Quando si spendono così tante energie, se c'è la possibilità di staccare e rigenerarsi perché non farlo. In Inghilterra lo avevo messo come condizione. Una vittoria per un giorno libero, successe che ne vinsero tre in una settimana e perciò guadagnarono ben tre giorni di riposo (ride, ndr). Importante è che se lo meritino"

In passato disse che Matic fu una delle chiavi per il suo Chelsea: lo pensa ancora?
"Non parlo di mercato e di giocatori non nostri. Ho grande affetto per i calciatori che ha allenato, questo è certo"

La situazione attuale è analoga o differente rispetto a quella vissuta al suo primo anno con la Juve nel 2011/12?
"C'è una differenza importante, quel primo anno non avevamo le coppe. Potevamo dedicare anima e cuore a quell'impresa. Qui giochiamo il campionato e la Champions League. Non è la stessa cosa, non si possono fare paragoni perché il dispendio di energie è molto più elevato. Su una cosa però sono certo: anche qui bisogna andare a mille all'ora, perché se stacchiamo il piede dall'acceleratore è difficile vincere la partita. Bisogna andare anzi a duemila. Non siamo costruiti per gestire le partite, per portarle dalla nostra parte. I tre punti ce li dobbiamo andare a cercare con fatica e sudore. Questo è fuor di dubbio, deve essere chiaro per tutti".

A che punto sono gli infortunati, a partire da Vecino?
"Vecino e Ranocchia sono reintegrati, oggi anche Sensi dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo. Per D'Ambrosio dipende solo da lui, la frattura è dolorosa e speriamo di averlo quanto prima. Sanchez, come sapete, dovremo aspettarlo ancora a lungo"

14.33 - Terminata la conferenza stampa di Antonio Conte

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